martedì 19 marzo 2013

Anci manifesta contro Patto stabilità

Fanelli: "Dare ossigeno a economia, famiglie e imprese. Invito i sindaci molisani a partecipare".











Giovedì 21 marzo, alle 11.30 a Roma presso il Cinema Capranica, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) organizza un’iniziativa pubblica (alla quale tra gli altri hanno già aderito Upi, Cgil, Confartigianato, Alleanza delle cooperative, Forum delle famiglie, Rete Imprese Italia) insieme a tutti i Comuni d’Italia e aperta alle parti sociali, ai soggetti istituzionali ed associazioni, per riportare l’attenzione sul tema dello sblocco dei pagamenti delle PA e dello sviluppo del paese.

La decisione di organizzare la manifestazione è stata presa giovedì scorso a Roma nel corso dell’Ufficio di Presidenza Anci, al quale ha partecipato la delegata alle Politiche Comunitarie  e Piani di sviluppo, Micaela Fanelli, che ha dato il proprio assenso ad una protesta forte per "salvare le imprese, soprattutto edili. Aderiranno – ha affermato - numerose forze economiche e sociali, che in questi giorni hanno sostenuto in pieno l’appello dell’Anci a sbloccare i pagamenti per salvare l’economia dal dissesto.

Invito i sindaci dei comuni molisani alla manifestazione di Roma. I Comuni – ha aggiunto Fanelli - potrebbero dare una forte spinta alla crescita, tant’è che la nostra decisione va a favore del territorio e a dare ossigeno all’economia, alle famiglie e alle imprese ormai vicine al collasso. Il Patto di stabilità va ridiscusso".

La necessità infatti è di dare certezze finanziarie soprattutto alle imprese che aspettano da tempo di essere pagate: "Per loro – ha sostenuto la delegata Anci - le risorse che si potrebbero liberare dalle strettoie del Patto, con una ridefinizione dei suoi vincoli e un alleggerimento, rappresentano una linfa vitale necessaria a riavviare il meccanismo di sviluppo e di crescita".

L’invito, a braccetto con le parole del presidente dell’Anci Graziano Delrio, è rivolto all’attuale governo, che sta trattando in Europa l’allentamento del Patto di stabilità, affinché con un provvedimento d’urgenza autorizzi le amministrazioni locali a sbloccare le risorse necessarie per fare fronte ai propri debiti.

"Le aziende non hanno liquidità – ha sottolineato Fanelli -, e proprio in questa fase il Patto di stabilità mette un freno a tanti lavori, che significa bloccare tante aziende mettendo a serio rischio molti posti di lavoro".

Va sottolineato che il Patto di stabilità è stato introdotto da recenti provvedimenti legislativi e applicato a partire dal 1 gennaio 2013. Il Patto di stabilità è praticamente ingestibile dai piccoli enti e produce il blocco totale delle attività amministrative, compresa la gestione di fondi precedentemente attribuiti e in corso di spesa.

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