lunedì 18 marzo 2013

Isernia: Operazione "overbid", arrestate sei persone per spaccio di stupefacenti

In esecuzione di un' ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Isernia su richiesta della Procura della Repubblica di Isernia, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno stamane stroncato un fiorente traffico di sostanze stupefacenti in territorio isernino, posto in essere da due fratelli e dai loro complici.




Sono stati tratti in arresto un 32enne di Carovilli ed il fratello 33enne, entrambi imbianchini, abitanti rispettivamente a Carovilli e ad Isernia i quali, celandosi dietro l'apparente attività artigianale, gestivano in realtà con le relative compagne (una moglie e l'altra convivente) un intensissimo spaccio di stupefacenti a tossicodipendenti dell'area Isernina e persino a clienti dell'Alto Sangro.

Il provvedimento cautelare è stato adottato a conclusione di una complessa attività investigativa, con indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia, coordinate da questa Procura, che hanno permesso di raccogliere concreti ed univoci elementi di responsabilità a carico degli arrestati, quasi tutti gravati da precedenti specifici.

Le predette indagini hanno portato alla luce un' attivissima vendita di sostanze stupefacenti del tipo pesante, eroina e cocaina, che i fratelli, in strettissimo accordo con le proprie compagne, acquistavano sulle piazze napoletana e casertana, avvalendosi anche di una 32enne di San Polo Matese, già nota agli uomini del Nucleo Investigativo per i suoi precedenti specifici, e di un 31enne di Macchiagodena, entrambi pure tratti in arresto nel contesto dell'operazione.

Gli spacciatori provvedevano anche ad occultare la droga nelle parti intime, sia femminili che maschili, così riuscendo ad eludere i posti di blocco, molto frequenti in Campania per contrastare il fenomeno. Lo spaccio veniva curato direttamente dal 32enne di Carovilli, previ contatti telefonici e messaggi SMS nel corso dell'attività di lavoro, direttamente dagli assuntori, che quindi venivano raggiunti in concordati luoghi cittadini per la consegna delle dosi.

Modalità queste utilizzate con i propri clienti anche dal fratello 33enne e della sua compagna. Nell'attività illecita i militari del Nucleo Investigativo hanno potuto anche accertare come taluni clienti che non potevano essere raggiunti nell'immediato, venivano dirottati presso l'abitazione di Carovilli ove a curare le consegne era la 33enne moglie convivente di uno dei due fratelli, raggiunta anch'essa dal medesimo provvedimento cautelare.

Gli arrestati sono stati associati a disposizione della competente Autorità Giudiziaria presso le Case Circondariali di Isernia e quella femminile di Chieti ,mentre il 31enne di Macchiagodena e la 28enne di S.Polo Matese (CB) e la 33 enne di Carovilli sono stati trasferiti presso le rispettive abitazione ed ivi sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

L'operazione si inquadra nell'ampio contesto delle numerose indagini svolte dal Nucleo Investigativo, che ha posto tra le sue priorità l'assoluto contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, tenuto conto delle gravissime conseguenze che tale piaga comporta per i giovani che ne vengono coinvolti.

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