Casaleggio ha gettato la maschera. Le sue intenzioni sulla legge elettorale rivelano che lui e Grillo sono di fatto i garanti dello status quo. I garanti delle larghe intese a vita.
Mentre le forze politiche più responsabili si adoperano per dare all’Italia una legge elettorale degna di un paese civile, Casaleggio e Grillo mettono il sigillo su soluzioni proporzionali il cui approdo certo è la Restaurazione della Prima Repubblica. Un risultato niente male per due “rivoluzionari” come loro". Così Silvia Fregolent, deputato PD e componente della Commissione Finanze.
"Altro che innovatore, Gianroberto Casaleggio dimostra di essere addirittura un nostalgico della Prima Repubblica. Voler andare a votare con il proporzionale puro, come ai tempi del Pentapartito, significa condannare definitivamente l'Italia all'inciucio e alla ingovernabilità, di cui il Movimento 5 stelle si conferma il vero garante". E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, Luigi Bobba, Federico Gelli, Ernesto Magorno, Michele Anzaldi.
"Il guru del Movimento 5 stelle - continuano - dimostra di non voler lavorare per cambiare il Paese, ma vuole solo lasciare il suo partito nelle poltrone del parlamento, senza che si arrivi a nulla. Tornare al vecchio proporzionale, dove non vince nessuno e i partiti si accordano dopo le elezioni, sarebbe il colpo di grazia sull'Italia allo stremo. Far passare altri due mesi prima di avanzare una proposta per la legge elettorale, significa impedire un vero superamento della stagione del Porcellum. Speriamo che in parlamento nel Movimento 5 Stelle emerga con forza chi crede veramente nel confronto o vuole dare agli italiani una legge elettorale seria".
"Altro che innovatore, Gianroberto Casaleggio dimostra di essere addirittura un nostalgico della Prima Repubblica. Voler andare a votare con il proporzionale puro, come ai tempi del Pentapartito, significa condannare definitivamente l'Italia all'inciucio e alla ingovernabilità, di cui il Movimento 5 stelle si conferma il vero garante". E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, Luigi Bobba, Federico Gelli, Ernesto Magorno, Michele Anzaldi.
"Il guru del Movimento 5 stelle - continuano - dimostra di non voler lavorare per cambiare il Paese, ma vuole solo lasciare il suo partito nelle poltrone del parlamento, senza che si arrivi a nulla. Tornare al vecchio proporzionale, dove non vince nessuno e i partiti si accordano dopo le elezioni, sarebbe il colpo di grazia sull'Italia allo stremo. Far passare altri due mesi prima di avanzare una proposta per la legge elettorale, significa impedire un vero superamento della stagione del Porcellum. Speriamo che in parlamento nel Movimento 5 Stelle emerga con forza chi crede veramente nel confronto o vuole dare agli italiani una legge elettorale seria".
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