Lo studio del Parlamento europeo che pone il modello della mediazione civile obbligatoria “made in Italy” al primo posto in Europa “è un risultato importante per il nostro Paese e premia anche il sostegno che il sistema camerale ha dato da oltre dieci anni a questo istituto”.
Lo sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Le Camere di commercio sostengono da tempo la mediazione – ricorda Dardanello - ritenendola portatrice di un modello di giustizia rapida ed economicamente accessibile, in grado di ridurre il carico di lavoro che grava sui Tribunali.
Il riconoscimento della scelta compiuta dal Governo dà ulteriore valore anche all’impegno quotidiano dei 105 Sportelli di conciliazione attivi presso le Camere di commercio, ai quali giunge il 20% delle domande di mediazione obbligatoria. Dall’introduzione dell’obbligatorietà nel marzo 2011 a dicembre 2013, considerando anche il periodo in cui la condizione di procedibilità è stata sospesa, sono state oltre 42mila le domande di mediazione da parte di imprese e consumatori presentate agli sportelli camerali.
Il 31% di queste domande ha portato a un incontro tra le parti che, nella metà dei casi, si è concluso con un accordo e, quindi, con la soluzione definitiva della controversia. Negli ultimi mesi, poi, le Camere hanno registrato un incremento dell’80% delle richieste da parte dell’utenza”.
Il riconoscimento della scelta compiuta dal Governo dà ulteriore valore anche all’impegno quotidiano dei 105 Sportelli di conciliazione attivi presso le Camere di commercio, ai quali giunge il 20% delle domande di mediazione obbligatoria. Dall’introduzione dell’obbligatorietà nel marzo 2011 a dicembre 2013, considerando anche il periodo in cui la condizione di procedibilità è stata sospesa, sono state oltre 42mila le domande di mediazione da parte di imprese e consumatori presentate agli sportelli camerali.
Il 31% di queste domande ha portato a un incontro tra le parti che, nella metà dei casi, si è concluso con un accordo e, quindi, con la soluzione definitiva della controversia. Negli ultimi mesi, poi, le Camere hanno registrato un incremento dell’80% delle richieste da parte dell’utenza”.
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