venerdì 14 dicembre 2012

Di Giuseppe (IdV): Governo al capolinea lascia pesante eredità

"Ancora un decreto, ancora una fiducia per cresci-bis che poco farà crescere il nostro Paese. La missione di questo Governo era quella di affrontare la crisi e, soprattutto, di mettere il Paese nelle condizioni di superarla. Con questo decreto perde altro tempo e, mentre il percorso dal governo Monti sta per terminare tra lamentele, accuse e brontolii, per il nostro Paese l’orizzonte è ancora nero! 







Questo Governo non è stato in grado di elaborare provvedimenti organici che affrontassero i reali problemi dell’Italia quali l’inquinamento, devastante per l’ambiente e per la salute, uno tra tutti il caso Taranto dove si è giocato al 'non vedo non sento, non parlo'; il lavoro, con un tasso di disoccupazione oggi all’11% e, per la fascia giovanile, addirittura al 36%, quasi 6 punti in più rispetto allo scorso anno;  merito della riforma Fornero, davvero vergognosa e inadeguata a perseguire l’obiettivo di rivitalizzare il mercato del lavoro". Cosi l’on. Anita Di Giuseppe, capogruppo Idv in Commissione agricoltura e componente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza

"Questo governo ha tradito anche la fiducia del mondo dal quale proveniva, quello della scuola e della cultura, arrivando ad offendere persino gli insegnanti con dichiarazioni fuori luogo! È stato trascurato il bene comune e i reali interessi dei cittadini, così i sacrifici imposti, che avrebbero dovuto risanare il paese, sono valsi a nulla e il peso del debito continuerà a gravare come un macigno sulla testa e nelle tasche degli italiani! Infatti, tra salvaitalia e crescitalia, i provvedimenti messi in atto, non hanno fatto altro che penalizzare le classi più deboli, senza toccare le categorie privilegiate, in primis le banche”. Prosegue il deputato molisano.

"Quello che doveva essere un governo tecnico si è lasciato condizionare da una certa politica e questo è stato il grosso sbaglio, tanto che oggi chi lo ha condizionato, gli ha anche tolto la fiducia, dandogli il benservito. L 'esperienza del governo Monti finisce qui, lasciando un eredità di 35 miliardi di euro di tasse in più, rispetto al 2011, che peseranno ben 1450 euro a famiglia. Gli italiani hanno il diritto di vivere in maniera dignitosa e non di sopravvivere. Noi dell’Italia dei valori non abbiamo condiviso la politica del Professor Monti,  ma gli  riconosciamo il merito di aver salvato l'immagine della nostra Italia, con la sua serietà, la sua compostezza, la sua dignità e la sua autorevolezza, purtroppo però questo non è bastato a far uscire il Paese dalla crisi!". conclude la Di Giuseppe.

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