Si fa sempre più problematica la situazione dei dipendenti dell’ex azienda Mare Pronto di Termoli, ora Fabbrica Italiana di Surgelati.
I lavoratori, già in cassa integrazione ad ore zero, non percepiscono lo stipendio da circa quattro mesi.
Nonostante i reiterati solleciti sindacali, l’azienda, oltre a non corrispondere le mensilità, sembra non voglia avviare nessun confronto che lasci intendere prospettive future migliori per i suoi dipendenti.
L’impegno preso mesi fa dai vertici datoriali, seppur verbale, lasciava intravedere un incremento della produttività attraverso l’ ingresso di nuove società che avrebbero consentito un rilancio del prodotto e il conseguente risanamento dello stato di crisi.
Purtroppo il buon auspicio è rimasto solo un tentativo vano che ha solo creato false illusioni nei lavoratori.
La scrivente Organizzazione Sindacale oltre a denunciare una situazione insostenibile sia sotto il profilo lavorativo nonché sociale, intende censurare il silenzio dietro cui l’ azienda si sta trincerando, lasciando nel buio le lavoratrici, i lavoratori e le famiglie al seguito.
Detto ciò la UGL Agroalimentare sollecita quanto prima un incontro istituzionale, già precedentemente richiesto, affinchè si possano mettere in cantiere tutte le possibili strategie e iniziative atte ad una celere risoluzione delle difficoltà.
Nonostante i reiterati solleciti sindacali, l’azienda, oltre a non corrispondere le mensilità, sembra non voglia avviare nessun confronto che lasci intendere prospettive future migliori per i suoi dipendenti.
L’impegno preso mesi fa dai vertici datoriali, seppur verbale, lasciava intravedere un incremento della produttività attraverso l’ ingresso di nuove società che avrebbero consentito un rilancio del prodotto e il conseguente risanamento dello stato di crisi.
Purtroppo il buon auspicio è rimasto solo un tentativo vano che ha solo creato false illusioni nei lavoratori.
La scrivente Organizzazione Sindacale oltre a denunciare una situazione insostenibile sia sotto il profilo lavorativo nonché sociale, intende censurare il silenzio dietro cui l’ azienda si sta trincerando, lasciando nel buio le lavoratrici, i lavoratori e le famiglie al seguito.
Detto ciò la UGL Agroalimentare sollecita quanto prima un incontro istituzionale, già precedentemente richiesto, affinchè si possano mettere in cantiere tutte le possibili strategie e iniziative atte ad una celere risoluzione delle difficoltà.
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