Il Rapporto annuale sull’attività ospedaliera per l’anno 2012, pubblicato sul sito del ministero, si presenta ulteriormente arricchito.
La banca dati SDO 2012 è caratterizzata da un elevato livello di completezza della rilevazione e la qualità della compilazione risulta ulteriormente migliorata.
Rispetto al 2011, il numero complessivo di ricoveri ordinari per Acuti si riduce (– 2,9%), così come il numero dei cicli di Day Hospital (-10,3 %). Stesso discorso per l’attività totale per Acuti che riporta una riduzione del 5% e del tasso di ospedalizzazione per Acuti, che rispetto al 2011 si riduce da 110 a 108 dimissioni per 1.000 abitanti in regime ordinario.
La riduzione dei valori di tutti gli indicatori rispetto al 2011 descrive una tendenza al miglioramento dell’appropriatezza.
Complessivamente, quindi, si osserva una significativa deospedalizzazione, con un miglioramento dell’appropriatezza organizzativa e dell’efficienza nell’uso dei nostri ospedali.
Grazie al Rapporto SDO si è in grado di disporre di una fotografa nitida delle attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati, in modo affidabile e completo. La banca dati SDO assicura una copertura della rilevazione oramai superiore al 99,5% degli ospedali pubblici e privati accreditati.
Esistono quindi tutti gli strumenti operativi per monitorare l'appropriatezza delle prestazioni erogate e seguire l'obiettivo del ministero di migliorare e uniformare ad alti standard qualitativi l'attività ospedaliera in tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle regioni in piano di rientro.
Commenta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Il filo conduttore dei nostri interventi continuerà ad essere “l’appropriatezza”. Desideriamo agire sempre di più e preventivamente sull’inappropriatezza degli interventi clinici ed assistenziali, poiché essa costituisce l’indicatore dell’esistenza, in uno specifico contesto, di un difetto culturale oppure la spia di un difetto di organizzazione.
Dobbiamo rafforzare i sistemi di monitoraggio dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie e dei Livelli essenziali di assistenza, poiché proprio attraverso la sistematizzazione e la pubblicizzazione di questi dati saremo in grado di assicurare ai cittadini interventi costanti sul sistema, affinché vengano assicurate la sicurezza ed il miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari, con particolare attenzione alle modalità di utilizzo delle risorse disponibili”.
Rispetto al 2011, il numero complessivo di ricoveri ordinari per Acuti si riduce (– 2,9%), così come il numero dei cicli di Day Hospital (-10,3 %). Stesso discorso per l’attività totale per Acuti che riporta una riduzione del 5% e del tasso di ospedalizzazione per Acuti, che rispetto al 2011 si riduce da 110 a 108 dimissioni per 1.000 abitanti in regime ordinario.
La riduzione dei valori di tutti gli indicatori rispetto al 2011 descrive una tendenza al miglioramento dell’appropriatezza.
Complessivamente, quindi, si osserva una significativa deospedalizzazione, con un miglioramento dell’appropriatezza organizzativa e dell’efficienza nell’uso dei nostri ospedali.
Grazie al Rapporto SDO si è in grado di disporre di una fotografa nitida delle attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati, in modo affidabile e completo. La banca dati SDO assicura una copertura della rilevazione oramai superiore al 99,5% degli ospedali pubblici e privati accreditati.
Esistono quindi tutti gli strumenti operativi per monitorare l'appropriatezza delle prestazioni erogate e seguire l'obiettivo del ministero di migliorare e uniformare ad alti standard qualitativi l'attività ospedaliera in tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle regioni in piano di rientro.
Commenta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Il filo conduttore dei nostri interventi continuerà ad essere “l’appropriatezza”. Desideriamo agire sempre di più e preventivamente sull’inappropriatezza degli interventi clinici ed assistenziali, poiché essa costituisce l’indicatore dell’esistenza, in uno specifico contesto, di un difetto culturale oppure la spia di un difetto di organizzazione.
Dobbiamo rafforzare i sistemi di monitoraggio dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie e dei Livelli essenziali di assistenza, poiché proprio attraverso la sistematizzazione e la pubblicizzazione di questi dati saremo in grado di assicurare ai cittadini interventi costanti sul sistema, affinché vengano assicurate la sicurezza ed il miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari, con particolare attenzione alle modalità di utilizzo delle risorse disponibili”.
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