mercoledì 21 novembre 2012

Avviare i Comitati Bersani per offrire una prospettiva all'Italia e al Molise

La proposta programmatica di Pierluigi Bersani supera la parentesi del Governo Tecnico e rilancia un progetto politico aperto all’Europa e vicino ai lavoratori, ai ceti sociali più deboli e alla tutela dell’ambiente.










Archiviato il ventennio berlusconiano, bisogna salvare l’Italia dal fallimento economico, restituirgli fiducia e recuperare una dimensione partecipata della politica e della democrazia, con partiti trasparenti e amministratori che tornano al servizio delle istituzioni. Per misurarsi sui grandi temi della competizione globale e per salvaguardare il modello sociale europeo, a cominciare dai diritti universali di cittadinanza, serve che la politica non resti schiacciata dai poteri forti della finanza e delle banche.

In Italia sono stati assunti provvedimenti sbilanciati a danno dei giovani, dei pensionati e dei lavoratori, nel mentre non si sono registrate significative iniziative contro i patrimoni, la rendita parassitaria e verso i detentori di ricchezza. Basterebbe incrociare le banche dati esistenti per perseguire la lotta all’evasione fiscale colpendo i ceti più forti. Ma senza un progetto politico ispirato ai progressisti, ai democratici e ai socialisti europei, americani e globali, non sarà possibile perseguire con efficacia questo modello statuale equo, solidale, cooperativo e giusto.

Hanno ragione le confederazioni sindacali e fa bene la Cgil a manifestare contro manovre inique che andranno corrette dal nuovo Governo per alleviare i disagi sul lavoro dipendente e sui pensionati.

Pierluigi Bersani ha l’esperienza e la competenza necessaria per guidare efficacemente il nostro paese, misurarsi alla pari in Europa e nel Mondo, portare a termine il risanamento finanziario dello Stato, incentivare la ripresa economica e offrire un’opportunità ai talenti, al Sud, ai giovani, alle donne, ai ricercatori e alle imprese.

La fase è densa di insidie, e come in ogni passaggio storico la destra si camuffa da antipolitica per cavalcare il populismo ed imprimere una svolta autoritaria a vantaggio dei ceti più forti del paese. L’attacco alla democrazia si fonda su un giustificato sdegno dei cittadini che va orientato verso norme anticorruzione più severe e verso controlli rigorosi sui partiti, sulla politica e sulle istituzioni pubbliche. Esempi di sobrietà, di spirito di servizio e di contenimento dei costi della politica e della pubblica amministrazione sono imprescindibili per recuperare il rapporto con i cittadini.

Un centrosinistra di governo guidato da Pierluigi Bersani dovrà rilanciare la partecipazione delle persone alla vita sociale attiva riconoscendo un ruolo fondamentale alle rappresentanze imprenditoriali, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni ambientaliste, al volontariato e al sistema delle autonomie locali. Solo ricostruendo luoghi di aggregazione condivisa, corpi sociali intermedi, partiti e sindacati, la democrazia sarà preservata da rischi di esautoramento.

Uno sviluppo ecosostenibile ed i temi del lavoro dovranno recuperare strategicità nel nuovo centrosinistra guidato da Pierluigi Bersani. E per questa ragione ci impegneremo a dar vita a comitati di sostegno per le prossime primarie del 25 novembre denominandoli simbolicamente LAVORAMBIENTE PER BERSANI.

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