Sul riordino amministrativo il Molise non perda tempo e soldi in contenziosi campanilistici di dubbia utilità, accolga l'appello a cooperare con Marche e Abruzzo per costituire una Macro - Regione Adriatica beneficiaria di finanziamenti specifici europei nel Quadro di Aiuti Comunitari 2014-2020, discuta la Mozione sul riordino delle province con urgenza e appronti entro il 2 ottobre prossimo una proposta di riassetto delle autonomie locali con 17 Unioni dei Comuni ( 6 su Isernia e 11 su Campobasso ) che acquisiscano deleghe, funzioni e personale, che dovranno attribuirgli l'unica provincia rimasta e la Regione Molise.
Il coordinatore regionale del Pdl, Ulisse Di Giacomo ha rilanciato con nettezza la proposta della Macro-Regione Adriatica prevedendo forme di cooperazione istituzionale rafforzata tra Molise, Abruzzo e Marche. Nei giorni scorsi, l’ex-Presidente della Regione, e già sindaco di Isernia negli anni della costituzione della seconda provincia molisana, Enrico Santoro, innalzando il livello del confronto politico locale, ha sostenuto, la necessità di immaginare un riordino amministrativo in linea coi tempi e con il periodo di crisi che assilla l’Europa e l’Italia.
Questi appelli sono stati preceduti dagli studi della Fondazione Agnelli che già nel 1990 ipotizzò la Marca Adriatica, del Censis, del Cnel, dell’Istituto G. Tagliacarne, dalle Camere di Commercio, dalla Confindustria e da diversi amministratori regionali e locali che ne hanno avviato l’istruttoria col contributo scientifico di Università e associazioni di scopo come Maiella Madre, Almosava e altri.
Questi appelli sono stati preceduti dagli studi della Fondazione Agnelli che già nel 1990 ipotizzò la Marca Adriatica, del Censis, del Cnel, dell’Istituto G. Tagliacarne, dalle Camere di Commercio, dalla Confindustria e da diversi amministratori regionali e locali che ne hanno avviato l’istruttoria col contributo scientifico di Università e associazioni di scopo come Maiella Madre, Almosava e altri.
Un recente confronto sul tema si è svolto a Pescara il 25 luglio scorso ed ha visto intervenire sia il Presidente delle Marche, Spacca, che il Presidente del Molise, Iorio. Come a dire che, da tempo, è aperto un confronto culturale, a più livelli, sul riordino amministrativo del sistema regionale e delle autonomie locali.
Sulla fusione del Molise con Marche e Abruzzo ai sensi dell’art. 132 della Costituzione, è stata discussa una Mozione a mia firma nella seduta consiliare del 1 febbraio 2012, dove venni invitato a stralciare quel punto per far adottare a maggioranza la Delibera n. 13/2012 sul recepimento della legge 148/2011 ( riduzione a 20 dei consiglieri regionali, superamento delle comunità montane, avvio delle Unione dei Comuni quali enti intermedi territoriali ).
Dopo l’approvazione della legge sulla soppressione delle province ( art. 17 DL 95/2012 AS 3396 ) ho protocollato l’allegata Mozione sul riordino del sistema delle autonomie locali in Molise, ipotizzando in un’unica provincia, 6 Unioni dei Comuni sul territorio di Isernia e 11 Unioni dei Comuni su quello di Campobasso, con deleghe di funzioni, di risorse e di personale. Auspico una rapida seduta d’Aula in materia stante la scadenza al 2 ottobre del termine per il riordino delle province fissato dalla legge.
Sulla fusione del Molise con Marche e Abruzzo ai sensi dell’art. 132 della Costituzione, è stata discussa una Mozione a mia firma nella seduta consiliare del 1 febbraio 2012, dove venni invitato a stralciare quel punto per far adottare a maggioranza la Delibera n. 13/2012 sul recepimento della legge 148/2011 ( riduzione a 20 dei consiglieri regionali, superamento delle comunità montane, avvio delle Unione dei Comuni quali enti intermedi territoriali ).
Dopo l’approvazione della legge sulla soppressione delle province ( art. 17 DL 95/2012 AS 3396 ) ho protocollato l’allegata Mozione sul riordino del sistema delle autonomie locali in Molise, ipotizzando in un’unica provincia, 6 Unioni dei Comuni sul territorio di Isernia e 11 Unioni dei Comuni su quello di Campobasso, con deleghe di funzioni, di risorse e di personale. Auspico una rapida seduta d’Aula in materia stante la scadenza al 2 ottobre del termine per il riordino delle province fissato dalla legge.
Adottando tale scelta amministrativa con una sola provincia e 17 Unioni dei Comuni, si eviterebbe di perdere tempo e soldi su contenziosi di dubbia utilità, e si condividerebbe la costituzione della Macro – Regione Adriatica con Abruzzo e Marche, per accedere con tempestività ai finanziamenti specifici previsti dall’Unione Europea nel nuovo Quadro Comunitario 2014 – 2020, fermo restando il successivo obiettivo di una fusione tra le tre regioni ai sensi dell’art. 132 della Costituzione.
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