Il 6 luglio 2012 presso la Giunta Regionale del Molise il presidente Iorio e gli assessori Fusco Perrella, Vitagliano e Scasserra, hanno concordato con le parti un piano di ristrutturazione dello zuccherificio che comprende l’affitto di settori produttivi dell’azienda alla New-co con conseguente licenziamento di 29 unità lavorative.
Questo atto suscita perplessità e indignazione in quanto, nella trattativa , Iorio e i suoi assessori non hanno fatto valere quanto si dice nel deliberato assunto nella seduta del consiglio regionale del 22 giugno 2012 in merito al trasferimento alla NewCo di tutti i 103 lavoratori della zuccherificio. Ciò, in particolare , in considerazione del fatto che tutti i lavoratori attualmente in forze all'azienda sono, nelle loro diverse mansioni, adibiti alla produzione di un unico prodotto finale. Riesce, pertanto difficile comprendere in base a quali criteri procedere alla selezione delle unità da non reimpiegare nella nuova società.
Inoltre chiediamo perché si è deciso del licenziamento di 29 operai e non sono state, invece, prese preventivamente soluzioni alternative previste dalla legge come: contratti di solidarietà, orario di lavoro flessibile, ricorso al part-time ed accompagnamenti alla pensione, nel momento in cui a tutt’oggi presso lo Zuccherificio si continua ad assumere lavoratori con contratti interinali e dare in dare appalti a ditte esterne. Perché con tutto il fiume di denaro che la Regione Molise ha trasferito nelle casse dell'azienda non si è disposto il pagamento delle bollette del metano? ( Causa della richiesta di fallimento). Conveniva a qualcuno un esito del genere?
I 74 dipendenti che sono trasferiti alla New-co non possono e non devono essere tranquilli perché i problemi dello zuccherificio non si sono risolti con il licenziamento di 29 unità, ma i veri problemi sono lì ancora irrisolti: inconsistenza del bacino bieticolo e gli impianti troppo vecchi. Ed è sempre più valida, l'ipotesi che l'eventuale compratore è interessato esclusivamente alle quote zucchero, quindi altri licenziamenti in vista.
Inoltre chiediamo perché si è deciso del licenziamento di 29 operai e non sono state, invece, prese preventivamente soluzioni alternative previste dalla legge come: contratti di solidarietà, orario di lavoro flessibile, ricorso al part-time ed accompagnamenti alla pensione, nel momento in cui a tutt’oggi presso lo Zuccherificio si continua ad assumere lavoratori con contratti interinali e dare in dare appalti a ditte esterne. Perché con tutto il fiume di denaro che la Regione Molise ha trasferito nelle casse dell'azienda non si è disposto il pagamento delle bollette del metano? ( Causa della richiesta di fallimento). Conveniva a qualcuno un esito del genere?
I 74 dipendenti che sono trasferiti alla New-co non possono e non devono essere tranquilli perché i problemi dello zuccherificio non si sono risolti con il licenziamento di 29 unità, ma i veri problemi sono lì ancora irrisolti: inconsistenza del bacino bieticolo e gli impianti troppo vecchi. Ed è sempre più valida, l'ipotesi che l'eventuale compratore è interessato esclusivamente alle quote zucchero, quindi altri licenziamenti in vista.
Alla luce di questa considerazione, risulta evidente che ci troviamo di fronte ad una operazione inaccettabile, oltre che dolorosa, di taglio dell'occupazione. Il P.R.C esprime piena solidarietà ai dipendenti licenziati, si attiverà in tutti le sedi di sua competenza per difendere i loro diritti ed è disponibile tramite i suoi legali e i rappresentanti istituzionali, i circoli presenti sul territorio a dare sostegno concreto ai lavoratori.
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