Sarà per le ore 10.30 la conferenza-sit in che terrò per giovedì c.m. davanti al palazzo della provincia di Isernia ma il richiamo al notissimo film western del 1952 di Fred Zinnemann non è casuale, anzi evoca importanti analogie e inquietanti dubbi.
Verso la fine dell’800, in uno sperduto paese chiamato Hadleyville targato vecchia america, uno sceriffo si trova ad affrontare il cattivo di turno e un manipolo di suoi uomini per difendere se stesso e la comunità da lui protetta. Senza farla lunga, il giorno dell’arrivo dei bandidos, l’intera cittadinanza si liquefa e, vigliaccamente, si rintana nelle proprie case lasciando il difensore della legge solo ad affrontare i cattivi. Poi finirà come tutti sapete. Concittadini e molisani tutti, il cattivo di turno altri non è che il premier Monti, uomo buono per tutte le stagioni, sì, quelle dei potenti, delle banche, delle lobby! Sta arrivando in città per sottrarci un altro pezzo di stato, quella provincia usata da qualcuno nel modo sbagliato ma che non merita per colpa degli uomini di essere cancellata.
Il cattivo arriverà circondato dai suoi “bravi”, coloro che lo sostengono senza colpo ferire, i parlamentari e i partiti trasversali che voteranno i suoi provvedimenti per non essere trascinati in vortici pericolosi quali quelli che li taccerebbero di affossatori delle finanze. A parte il fatto che questo è già di per sé un fatto consolidato (vedere privilegi duri a morire), a parte il fatto che provvedimenti contro le caste non vengono presi, a parte il fatto che a brillare di aiuti pubblici sono sempre le banche, a parte un sacco di altre cosette, ma non sembra che lasciare morire la provincia sia un atto di grave tradimento dello stato? L’ente non è forse parte di quel processo democratico voluto dai costituenti? E non è questo l’ennesimo tentativo di privatizzare lo stato.
Ebbene, così come Gary Cooper (scusate l’ardito accostamento), l’indimenticabile attore dal grilletto veloce, non vorrei che i cittadini di Isernia, facilmente assimilabile ad Hadleyville, si rintanassero nelle loro case, magari a guardare da dietro alle tende, lasciandomi solo ad affrontare l’odiato cattivo-Monti! Altro aspetto non secondario e da non trascurare è quello che coinvolse la mancanza degli sceriffi dei paesi limitrofi che giurarono di accorrere in aiuto dell’impavido eroe Cooper per la difesa della giustizia e che invece si guardarono bene dal prestare mutuo soccorso in quel caldo e torrido giorno della fine dell’800. Quindi, non vorrei qui un altro ricorso alle analogie e similitudini, però, se i sindaci dei comuni ricadenti nella provincia di Isernia non giungeranno in città per rivendicare anche un loro motivo di esistere, giustificazioni serie a parte, sarà anche questo un atto di “viltà e tradimento”.
E nemmeno sono esentati i rappresentanti di altri paesi molisani, loro sì salvi per il momento, ma sempre e comunque membri di una regione libera in uno stato libero. Almeno ancora per poco visto che già più di qualcuno rilancia macroregioni con accostamenti ora alla Puglia, ora all’Abruzzo-Marche, dimenticando sempre che una nostra dignità di esistere l’abbiamo e che svendere le proprie radici per un possibile futuro piatto di lenticchie non fa onore. Speriamo che questi aspetti verranno ricordati dagli elettori al momento opportuno. Comunque, per chi non ricorda il finale, lo sceriffo sconfisse i cattivi e con risentimento e stretta al cuore lasciò il paese gettando la sua stella nella polvere. Comunque vada giovedì, non essendo Cooper, non essendo un eroe, non essendo sceriffo, non amando più di tanto l’America ma essendo fortemente legato a questa terra, a questa costituzione, a questo stato, non abbandonerò di certo l’idea di lottare per essi. Nonostante il caldo torrido, nonostante tutto, sarà un nuovo “mezzogiorno di fuoco”!
Il cattivo arriverà circondato dai suoi “bravi”, coloro che lo sostengono senza colpo ferire, i parlamentari e i partiti trasversali che voteranno i suoi provvedimenti per non essere trascinati in vortici pericolosi quali quelli che li taccerebbero di affossatori delle finanze. A parte il fatto che questo è già di per sé un fatto consolidato (vedere privilegi duri a morire), a parte il fatto che provvedimenti contro le caste non vengono presi, a parte il fatto che a brillare di aiuti pubblici sono sempre le banche, a parte un sacco di altre cosette, ma non sembra che lasciare morire la provincia sia un atto di grave tradimento dello stato? L’ente non è forse parte di quel processo democratico voluto dai costituenti? E non è questo l’ennesimo tentativo di privatizzare lo stato.
Ebbene, così come Gary Cooper (scusate l’ardito accostamento), l’indimenticabile attore dal grilletto veloce, non vorrei che i cittadini di Isernia, facilmente assimilabile ad Hadleyville, si rintanassero nelle loro case, magari a guardare da dietro alle tende, lasciandomi solo ad affrontare l’odiato cattivo-Monti! Altro aspetto non secondario e da non trascurare è quello che coinvolse la mancanza degli sceriffi dei paesi limitrofi che giurarono di accorrere in aiuto dell’impavido eroe Cooper per la difesa della giustizia e che invece si guardarono bene dal prestare mutuo soccorso in quel caldo e torrido giorno della fine dell’800. Quindi, non vorrei qui un altro ricorso alle analogie e similitudini, però, se i sindaci dei comuni ricadenti nella provincia di Isernia non giungeranno in città per rivendicare anche un loro motivo di esistere, giustificazioni serie a parte, sarà anche questo un atto di “viltà e tradimento”.
E nemmeno sono esentati i rappresentanti di altri paesi molisani, loro sì salvi per il momento, ma sempre e comunque membri di una regione libera in uno stato libero. Almeno ancora per poco visto che già più di qualcuno rilancia macroregioni con accostamenti ora alla Puglia, ora all’Abruzzo-Marche, dimenticando sempre che una nostra dignità di esistere l’abbiamo e che svendere le proprie radici per un possibile futuro piatto di lenticchie non fa onore. Speriamo che questi aspetti verranno ricordati dagli elettori al momento opportuno. Comunque, per chi non ricorda il finale, lo sceriffo sconfisse i cattivi e con risentimento e stretta al cuore lasciò il paese gettando la sua stella nella polvere. Comunque vada giovedì, non essendo Cooper, non essendo un eroe, non essendo sceriffo, non amando più di tanto l’America ma essendo fortemente legato a questa terra, a questa costituzione, a questo stato, non abbandonerò di certo l’idea di lottare per essi. Nonostante il caldo torrido, nonostante tutto, sarà un nuovo “mezzogiorno di fuoco”!
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