L'associazione Cittadinanzattiva informa i cittadini che sono disponibili i moduli per la raccolta delle firme contro la chiusura degli uffici postali o la drastica riduzione delle aperture settimanali in 44 centri della Regione Molise.
La petizione mira a contrastare una scelta sbagliata di Poste Italiane SpA che accentua i disagi dei cittadini delle aree interne e delle comunità locali più piccole e marginali. non è possibile che le persone siano costrette ad andare a vivere solo nelle grandi città o nelle aree urbanizzate, desertificando il territorio e abbandonandolo al proprio destino. il servizio postale è un diritto di cittadinanza che va preservato e garantito, specie per le fasce più deboli della popolazione e in particolare per gli anziani.
Il Molise con i suoi 136 comuni di cui 123 situati in zone collinari e montuose è una tra le regioni d’Italia meno densamente popolate con una media di 73 abitanti per km² (solo 7 comuni con popolazione superiore a 200 abitanti per kilometro quadrato Campobasso, Termoli, Venafro, Isernia, Ferrazzano, Portocannone) e con una popolazione costituita per 1/5 da cittadini di età superiore ai 65 anni.
Per contrastare il fenomeno dello "spopolamento" e favorire un riequilibrio insediativo nei diversi comuni della regione è necessario creare le condizioni affinché vengano garantiti i servizi essenziali alle persone e che tra questi la presenza di un servizio postale efficiente è indispensabile per evitare l’isolamento di dette zone.
Il processo di razionalizzazione partito con la privatizzazione di Poste Italiane ha già determinato in Molise una consistente riduzione del personale passato da 1.635 a circa 950 unità applicate di cui 350 circa impegnate per le attività di recapito e smistamento posta;
Con la Delibera dell’Autorità di Garanzia, AGCOM, del 17 giugno scorso, è stato approvato il Piano di Interventi per il 2012 di Poste Italiane S.p.A che prevede la chiusura di n.7 Uffici in Molise (CAMPOMARINO LIDO, SANTO STEFANO CB, CASTELLONE DI BOJANO, MONTEVERDE DI BOJANO, CERASUOLO, CASTELROMANO D’ISERNIA, GUASTO) e la razionalizzare di n.37 (CASALCIPRANO, CASTELBOTTACCIO, CIVITACAMPOMARANO, DURONIA, LUPARA, MONACILIONI, MONTEMITRO, SALCITO, NUOVA CLITERNIA, MONTORIO NEI FRENTANI, SAN GIOVANNI IN GALDO, MATRICE, CAMPOCHIARO, CERCEPICCOLA, RIPABOTTONI, MORRONE NEL SANNIO, CASTELLINO DEL BIFERNO, LARINO 1, ACQUAVIVA COLLECROCE, SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI, BAGNOLI DEL TRIGNO, BELMONTE DEL SANNIO, MONTENERO VALCOCCHIARA, PETTORANELLO DEL MOLISE, SAN PIETRO AVELLANA, SANT’ANGELO DEL PESCO, SANT’ANGELO IN GROTTE, SANTA MARIA DEL MOLISE, CUPONE, INCORONATA, SANTAMARIA OLIVETO, VANDRA, ROCCASICURA, CASTENUOVO AL VOLTURNO, ACQUAVIVA D’ISERNIA, PESCOPENNATARO, CHIAUCI).
Gli effetti di tali decisioni comporteranno ulteriori disagi per l’utenza, carichi di lavoro insopportabili per il personale, metteranno a rischio immediato di più di 20 posti di lavoro e il diritto dei cittadini più anziani a poter usufruire del servizi postali allo sportello nel proprio comune, senza escludere ulteriori penalizzazioni che già si prefigurano con altre soppressioni, tagli di servizi e riduzione di personale.
Il Consiglio Regionale del Molise con Delibera n. 95 del 3.04.2012 ha accolto la sollecitazione delle organizzazioni sindacali e ha impegnato la Giunta Regionale: “ 1) A farsi carico dell' apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori postali per recepire le diverse rivendicazioni e stabilire di concerto le azioni da intraprendere nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Management di Poste Italiane S.p.A.; 2) Ad intraprendere ogni iniziativa di sensibilizzazione nei confronti del Governo Nazionale e del Parlamento al fine di salvaguardare l'esigibilità del servizio postale anche per i 10 milioni di cittadini italiani residenti in aree marginali o con popolazione inferiore a 200 abitanti per kmq, ivi compresa l'individuazione di forme di copertura dei costi del servizio a carico dello Stato; 3) A sollevare una questione specifica per la funzionalità del servizio postale in Molise nei confronti di Poste Italiane S.p.A., in particolare dei compartimenti di Bari e Roma, al fine di non penalizzare il territorio della regione Molise, fermo restando l'impegno istituzionale regionale a raccordare i piccoli comuni su forme di cooperazione finalizzate all'abbattimento delle spese degli uffici postali periferici in modo tale che alle persone anziane e alle fasce popolari più deboli non venga meno l'esigibilità di un diritto fondamentale di cittadinanza.“.
Anche l’ANCI ha comunicato la sua contrarietà alle chiusure previste ed ha richiamato l’attenzione di Poste Italiane ad agire in collaborazione con i Comuni interessati favorendone la partecipazione ed evitando che le conseguenze di decisioni unilaterali ricadano su territori già isolati e con fenomeni di abbandono da parte delle popolazioni residenti.
Pertanto, i cittadini, amministratori, esponenti delle forze sociali dei comuni molisani coinvolti dal processo di chiusura e razionalizzazione sollecitano il Governo Nazionale, Ministero dello Sviluppo Economico, il Parlamento, Management di Poste Italiane S.p.A, la Giunta Regionale e l’Assessore Regionale allo Sviluppo, ad intervenire con urgenza al fine di salvaguardare l’esigibilità del servizio postale in Molise e i diritti delle fasce popolari più deboli che risiedono nei comuni più piccoli nel nostro territorio.
Per richiedere i moduli basta inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica cittadinanzattivamolise@gmail.com o telefonare ai seguenti recapiti telefonici Vincenzo Boncristiano - cell. 333-1930062 Pierluigi Di Tommaso 331-8208265 Patrizia Carnevale 339-6455769 (Prov. Isernia)
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