mercoledì 12 giugno 2013

Proposta di legge alloggi Erp licenziata in III Commissione

Il nostro dovere è dare risposte. Serie, credibili, adeguate ai bisogni e in linea con l’obiettivo di tutelare chi oggi è più debole.











E’ con questo spirito che, unitamente ad altri colleghi consiglieri, ho presentato la proposta di legge che intende modificare la legislazione vigente per quanto attiene la locazione e la vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica della nostra regione. La proposta normativa ha ricevuto ieri unanime parere positivo ed è stata licenziata dalla III Commissione consiliare.

Abbiamo quindi offerto una prima risposta a chi vive situazioni di disagio abitativo acuite, purtroppo, dai tristi effetti della contrazione socio-economica. Abbiamo il dovere di supportare gli affittuari degli alloggi Erp nell’iter di acquisizione della loro abitazione. Ugualmente non possiamo lasciare indietro quelle tante famiglie che oggi sono costrette a fare i salti mortali tra affitti sempre più pesanti e bollette da capogiro.

La possibilità di un supporto concreto a chi intende acquistare - con risparmi e sacrifici -  e nuovi coefficienti per ricalcolare – alla luce delle emergenze economiche - gli importi degli affitti degli alloggi Erp sono un importante e tangibile segno di attenzione per quei cittadini che per troppo tempo non sono stati né ascoltati né considerati.

Mi auguro che l’intero Consiglio regionale, cui spetta il compito di approvare la normativa licenziata dalla Commissione consiliare, non resti sordo alle istanze di chi non ha la forza economica per fronteggiare la quotidianità.

Le disponibilità finanziarie per poter consentire l’operatività della norma potranno essere rintracciate nelle maggiori entrate derivanti dalle vendite; introiti che, secondo il disposto normativo licenziato dalla Commissione, potranno essere reimpiegati per compensare la riduzione dei canoni di locazione.

Come già anticipato nei giorni scorsi, la proposta di legge ha modificato i requisiti necessari per l’acquisto degli immobili in affitto: in primo luogo saranno considerati, per il calcolo della cifra, il reddito del nucleo familiare e la vetustà degli immobili stessi. I canoni di locazione invece, in base al nuovo disposto normativo, saranno anch’essi legati al reddito e all’ubicazione degli alloggi, con la definizione quindi di precisi parametri che fino ad oggi non erano stati affatto considerati.

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