giovedì 12 luglio 2012

Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Fiat

Basta con i ricatti di Marchionne, i licenziamenti, le decurtazioni di salario, le delocalizzazioni, la C.I.G. le discriminazioni sindacali.










Siamo di fronte ad un segno estremo dell'arroganza padronale. Quella stessa arroganza che accomuna oggi la Fiat di Marchionne e il governo Monti: entrambi si sentono oltre e al di fuori delle regole. Entrambi esecutori di un progetto globale di eliminazione di qualsiasi 'orpello legislativo' che possa impedire i propri interessi, sia essa lo Statuto dei Lavoratori, sia essa la Costituzione Repubblicana.

Siamo di fronte ad una emergenza democratica e sociale che trova solo pochi altri esempi nella storia di questo paese, ed è compito di una sinistra degna di questo nome mettere in campo tutte le iniziative per porre un argine allo scempio in atto. Siamo oramai nel vivo del tentativo di utilizzare la crisi come strumento costituente di una nuova era in cui si ridisegnato rapporti di forza e relazioni sociali, i cui paradigmi sono da rintracciare in un continuo livellamento verso il basso delle condizioni materiali di vita dei lavoratori e in una continua escalation dell'arroganza padronale nazionale e transnazionale.

Domenica 15 luglio alle ore 18 in Piazza Monumento a Termoli il Partito della Rifondazione Comunista ha indetto una pubblica assemblea delle lavoratrici e lavoratori del gruppo Fiat.

Saranno presenti e interverranno rappresentanti dei lavoratori della Fiat Powertrain di Termoli, Fiat di Pomigliano d’Arco, Fiat-.Sata di Melfi, Sevel Val di Sangro, Irisbus Iveco Valle Ufita (Av).

Sono stati invitati i rappresentanti politici di Idv, SeL e Pdci e i consiglieri regionali del centro-sinistra.

Concluderà i lavori dell’assemblea Roberta Fantozzi della segreteria nazionale del Prc e responsabile del dipartimento lavoro.

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