giovedì 12 luglio 2012

Presentato il progetto della via Francigena del sud e del tratto ricadente in territorio molisano

“La via Francigena è un progetto di respiro internazionale che ci riporta alle origini della nostra cultura, della nostra storia, della nostra tradizione. E’ un percorso spirituale che riporta l’uomo alla sua centralità nel mondo e lo accompagna verso un vero e sano vivere, verso un vero e sano turismo, nel pieno rispetto della natura, della religione e delle peculiarità di tutti i territorio attraversati. 




E’ un percorso nel quale si possono trovare le radici del’Europa attuale”. Così ha aperto i lavori il coordinatore regionale de I Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano, durante i quali è stato presentato il progetto della via Francigena del sud e del tratto ricadente in territorio molisano. Studiosi, storici, archeologi, politici, amministratori locali, semplici curiosi hanno riempito la sala del teatro Santo Stefano di Sepino, segno evidente dell’interesse verso un progetto che potrebbe fornire le basi per uno sviluppo concreto alle regioni del meridione interessate dal percorso della Francigena. “Come Regione Molise e come Presidenza del Consiglio Regionale – ha rimarcato la dottoressa Porfirio – abbiamo già attivato l’iter burocratico-amministrativo, sia in Italia sia in Europa, affinché venga riconosciuto ufficialmente il tratto molisano della via Francigena.

Si sono già avviati dei contatti tra il presidente Mario Pietracupa e l’onorevole Tedeschi proprio per accelerare i tempi di questo riconoscimento”. Oltremodo soddisfatto ed orgoglioso è apparso il sindaco di Sepino Filomena Zeoli. “Questo progetto rende merito ad un territorio che può vantare tra i suoi confini una storia che risale a oltre tre mila anni fa. Questo è un periodo ricco di lavoro ma anche e soprattutto ricolmo di soddisfazioni per il nostro paese visto che oggi festeggiamo il suo ingresso nella via Francigena, mentre sabato e domenica festeggeremo la consegna della bandiera dei Borghi più Belli d’Italia, andandoci ad affiancare al comune di Oratino. Con orgoglio andremo a rappresentare il nostro Molise all’interno dele 208 perle dei Borghi più Belli d’Italia, dando seguito al nostro progetto che da sempre ha puntato sulle eccellenze locali per promuovere al meglio il nostro territorio”.

Positive anche le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. “La via Francigena è un itinerario che pone in sinergia storia, religione, cultura, tradizioni. Questo progetto potrà offrire all’intero Molise una grande opportunità di promozione delle peculiarità del suo territorio che potranno attraverso il percorso della Francigena essere maggiormente valorizzate”. Alla conferenza stampa era presente anche il consigliere regionale Riccardo Tamburro. “Il Molise è un territorio ricco di storia che in parte, volutamente o no, è stata dimenticata. Credo che sia arrivato il momento di riappropriaci delle nostre origini, delle nostre radici, della nostra storia visto che, spesso, noi stessi molisani non conosciamo fino in fondo i nostri trascorsi. Questo è un progetto che si inserisce in un contesto che cerca di valorizzare il nostro territorio facendo riscoprire prima a noi molisani la nostra storia, per poi farla conoscere all’esterno visto che il Molise viene ancor visto solo ed esclusivamente come il Contado di Molise, vale a dire una semplice terra di contadini”. Nello specifico del progetto è entrato l’architetto Paolo Walter Di Paola che dal 2004 è coordinatore del progetto della via Francigena del sud.

“L’idea del progetto nacque dal fatto che ci accorgemmo che a livello europeo fu completamente ignorato il tratto della Francigena che da Roma conduceva a Brindisi per poi proseguire il viaggio verso Gerusalemme. Un fatto alquanto strano visto anche che nel tratto che attraversa il Meridione d’Italia sono stati trovati alcuni tra i documenti più antichi della Francigena. Così ci siamo messi a lavoro e a studiare un percorso che potesse portare da Roma alle coste pugliesi e viceversa. Da premettere che la via Francigena non è una strada ma una serie di percorsi che ogni singolo pellegrino poteva percorrere in base, per esempio, alla sua prestanza fisica, alla sua conoscenza dei territorio italici o in base alle sue inclinazioni personali. Noi ne abbiamo scelto uno e di questo abbiamo cercato di ricostruirlo e di recuperalo proprio a livello fisico. Abbiamo percorso materialmente a piedi il tracciato per verificare sul posto e la sicurezza e la fattibilità dello stesso. Lo studio dovrò. Ovviamente, essere approfondito anche e soprattutto con le realtà locali attraversate dalla Francigena per poi mettere in rete tutti i vari tratti della Francigena, quello laziale, quello molisano, quello campano, quello pugliese, quello lucano”.

La conclusione della conferenza stampa è stata lasciata all’architetto Franco Valente, direttore del comitato tecnico-scientifico de I Borghi d’Eccellenza del Molise. “Vorrei prima di tutto dire che a breve uscirà uno studio di Domenico Caiazza proprio sulla Francigena per coloro che vogliano ampliare la conoscenza storica di questo percorso. E’ un progetto che da ampie prospettive di studio e di elaborazione che ci permetterà di individuare una serie di edifici monumentali nel nostro Molise sui quali poter programmare un progetto di valorizzazione. La via Francigena è la strada della consacrazione del piano teologico dell’intera Europa, ora però starà a noi, ai politici, agli storici, agli amministratori locali comprendere e capire i vari itinerari per poterci costruire sopra un progetto di promozione e valorizzazione dei rispettivi territorio e delle rispettive bellezze”. In tal senso va vista la partecipazione proprio dell’architetto Valente e del coordinatore regionale de I Borghi d’Eccellenza del Molise, Varriano, lunedì 16 luglio al workshop che si terrà presso l’aula “Giuseppe Dalla Vedova” del palazzetto Mattei in villa Celimonia a Roma dal titolo “Il ruolo della rete nello sviluppo della via Francigena del sud”.

La certificazione di itinerario culturale alla Francigena del sud è un obiettivo possibile ma condizionato dalla partecipazione di molti soggetti istituzionali, regioni, province, comuni, associazioni e non, complessivamente impegnati nella definizione di un progetto che corrisponda ai criteri di eleggibilità di tema, rete ed azioni di un itinerario culturale, così come previsto dal regolamento del consiglio d’Europa. E’ un processo che richiede competenze ma, soprattutto, azioni di concertazione indirizzate a costruire una rete permanente di attività e di interesse per la via Francigena, che non solo sia utile ad ottenere la certificazione, ma, soprattutto, sia abile a mantenerla, quando ottenuta. Il workshop romano metterà a confronto esperienze ed ipotesi di lavoro prodotte da enti pubblici e da associazioni culturali meridionali, soggetti interessati alla definizione della rete, alla creazione di un progetto e alla certificazione del percorso della Francigena del sud.

I comuni attraversati dalla via Francigena molisana

Filignano (fraz. Cerasuolo); Colli al Volturno; Fornelli; Rocchetta al Volturno; Cerro al Volturno; Acquaviva d’Isernia; Forlì del Sannio; Isernia; Pettoranello del Molise; Castelpetroso; Santa Maria del Molise; Cantalupo nel Sannio; Rionero Sanitico; Bojano; Guardiaregia; Sepino; Vinchiaturo; Gildone; Jelsi.

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