giovedì 21 novembre 2013

Il Molise, la 'solita storia', ma è il sale della democrazia

Il professor Valerio Mancini è intervenuto sulla stampa regionale, con indubbia brillantezza, sul paio di momenti di non certo esaltante visibilità per il Molise legati al film di Checco Zalone e ai servizi delle “Iene” su Italia 1.








Ha aggiunto una considerazione sull’imminente evento molisano in Garbatella, qui a Roma (www.moliseunaltrastoria.it), temendo la “solita” passerella della politica locale, pur all’interno di una manifestazione di cui riconosce l’assoluto spessore culturale.

Comprendiamo l’astio, specie di questi tempi, nei confronti della politica e non sta certo a noi fungere da paladini delle istituzioni. Tuttavia, essendo tra gli organizzatori dell’evento (ma esclusivamente sul fronte romano, abbiamo lasciato ad altri i rapporti in regione), crediamo che la presenza di amministratori locali non costituisca un’anomalia per un’iniziativa che parla di Molise.

Cosa c’è di male se all’evento su Jacovitti, oltre alla figlia e all’amico giornalista, ci sia anche il sindaco di Termoli, città dove il vignettista era nato? O se all’appuntamento sull’Atene nel Sannio, con il Centro studi Alto Molise, sia presente anche il sindaco di Agnone? O se a parlare di mobilità sostenibile sia chiamato in causa anche l’assessore regionale ai Trasporti? Tra l’altro ognuno con una casacca politica differente ed inserito in tavole rotonde e confronti già predefiniti?

Crediamo, anzi, che sia preciso compito della politica e dei tanti amministratori locali (questi, sì, eletti dai cittadini e spesso – specie nei piccoli paesi - i veri “angeli custodi” del territorio) approfittare di queste rare occasioni per dimostrare coesione e slancio propositivo, contribuendo a promuovere il Molise migliore, le sue produzioni, le eccellenze. Se non ora, quando sennò ?

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