venerdì 18 maggio 2012

Post-sentenza, Petraroia chiede che si faccia chiarezza

Michele Petraroia solleva il problema relativo agli organi regionali decaduti in seguito alla sentenza del TAR.











Spetta al Consiglio dei Ministri e alla Presidenza della Repubblica, occuparsi dell’evoluzione istituzionale determinatasi nella Regione Molise a seguito della Sentenza del TAR di annullamento delle consultazioni amministrative del 16 e 17 ottobre 2011.

Fermo restano gli aspetti politici che sono rimessi alle valutazioni discrezionali dei partiti e degli schieramenti, si tratta di chiarire in termini procedurali quali sono gli Organi elettivi incaricati di gestire l’ordinaria amministrazione in attesa delle nuove elezioni regionali. Stante la nullità del Verbale di Proclamazione degli Eletti è come se le consultazioni non si fossero mai svolte e quindi in tal caso potrebbero rientrare in funzione gli Organi della IX° legislatura. In caso contrario se trova attuazione il disposto della legge regionale n.2/2002 in caso di interruzione anticipata della legislatura, gli Organi elettivi restano in carica per l’ordinaria attività fino a nuove elezioni. Qualora non fossero perseguibili, in punta di diritto, nessuna di queste due ipotesi, si tratta di capire in base a quale disposto costituzionale, legislativo o normativo, il Presidente della Giunta, la Giunta ed il Consiglio Regionale, esercitano, e se esercitano delle funzioni.

Al di là dei tempi tecnici di pubblicazione della Sentenza e di notifica della stessa, e delle facoltà in capo ai soccombenti di adire o meno il secondo grado di giudizio, la Regione Molise ha diritto ad avere elementi di certezza su chi la rappresenta, a quale titolo e con quali margini amministrativi, nel lasso temporale che ci separa dalle nuove elezioni.

Michele Petraroia

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