domenica 29 aprile 2012

Il Molise ricorda Pio La Torre a 30 anni dal suo assassinio per mano della mafia

Pio La Torre, nato il 24.12.1927 in una famiglia di contadini molto povera di una frazione di Palermo, incontrò per la prima volta Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 1949 a Corleone.













La Torre era il giovane segretario della Camera del Lavoro subentrato a Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia nel 1948, e Dalla Chiesa il giovane Capitano dei Carabinieri chiamato ad indagare su quel delitto e su altri crimini di lupara bianca.

Si reincontrarono nel 1964 nella Commissione Parlamentare Antimafia, il primo da Deputato ed il secondo da Comandante dei Carabinieri della Sicilia Occidentale.

Due vite parallele che videro due uomini diversi agire l’uno nella CGIL, nel PCI e nelle istituzioni, e l’altro nei Carabinieri e da Prefetto in prima linea contro il terrorismo e la mafia.

Due vite che vennero stroncate da Totò Riina e dalla Cupola mafiosa nel 1982 per colpire chi in Parlamento lottò per far approvare la legge n. 646/82 ed il 416-bis che istituiva il reato di mafia e la confisca dei patrimoni alla criminalità organizzata, e chi venne inviato a Palermo dopo l’uccisione di Pio La Torre ma di lì a pochi mesi assassinato con la stessa brutalità.

Il 30 aprile 2012 a Termoli insieme a forze sociali, associazioni culturali, con Libera contro le Mafie della città e rappresentanti delle Istituzioni, vogliamo ricordare Pio La Torre nel 30° anniversario della sua uccisione, per riflettere sulla sua testimonianza di vita, sulla determinazione pacifista di chi contrastava i missili della sato a Cosimo e sulla sua esperienza di frontiera nella CGIL e nel PCI con tanti avversari interni ma con Enrico Berlinguer che lo chiama nella segreteria nazionale del partito, e lo sostiene senza remore.

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