lunedì 10 febbraio 2014

Appello all’ANCI e ai Comuni sulla non autosufficienza e sulle famiglie povere sgomberate a causa del terremoto

Grazie alla mobilitazione nazionale dei sindacati, delle associazioni dei familiari dei malati di SLA e per patologie gravi e gravissime, il Governo da anni ha istituito un Fondo per la Non Autosufficienza che ripartisce alle regioni per sostenere i minori affetti da malattie altamente invalidanti, le persone colpite da Sclerosi Laterale Amiotrofica ed i pazienti allettati per mali incurabili che richiedono un’assistenza 24 ore su 24. 







Periodicamente si svolgono manifestazioni innanzi al Parlamento promosse dalle famiglie e dalle associazioni di volontariato che encomiabilmente seguono temi di tale concretezza e delicatezza. Al Molise per il 2013 sono stati assegnati 1,8 milioni di euro di cui 400 mila per i minori gravissimi ed il resto da suddividere tra i malati di SLA ed i pazienti affetti da patologie invalidanti individuate a livello nazionale. Assegnati i fondi la Regione con la Delibera di Giunta n. 434 del 6 settembre 2013 ha pubblicato l’avviso in linea con le disposizioni ministeriali.

Gli aventi diritto hanno presentato le domande ai comuni corredate dalla documentazione necessaria ed il tutto è stato trasmesso agli uffici dell’Assessorato alle Politiche Sociali. Purtroppo la Commissione chiamata a valutare le istanze ha verificato che alla data ultima del 20 gennaio 2014 diversi comuni non avevano trasmesso le domande alla Regione e si è reso necessario sollecitare un differimento dei termini al 28 febbraio che domani sarà portato all’esame della Giunta.

Sia su questo provvedimento che tocca il disagio e la sofferenza di tante famiglie molisane che attendono con ansia un sostegno economico per curare ed assistere i propri malati, e sia sulla trasmissione delle situazioni reddituali dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni a seguito del sisma del 2002 e costretti a ricercarsi a proprie spese un alloggio in affitto, mi appello all’ANCI perché i comuni interessati trasmettano  gli elenchi e la documentazione all’Assessorato alle Politiche Sociali.

Basta cooperare in modo proficuo tra istituzioni per consentire a nuclei familiari che non hanno reddito di non indebitarsi a causa di un sisma che ha arricchito i furbi e penalizzato i terremotati. Il diritto alla casa per chi è stato evacuato dallo Stato e oggi non ha soldi per pagare il fitto merita un minimo di attenzione.

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