venerdì 18 gennaio 2013

Vittorio Facciolla replica a Massimo Romano

Mi vedo costretto a impiegare del tempo per replicare alle esternazioni – che reputo del tutto fuori luogo – di cui sono stato oggetto in queste ultime ore.







Fino a soli due mesi fa sono stato 'politicamente corteggiato' da Massimo Romano che mi ha più volte invitato - conservo ancora i suoi messaggi - ad aderire al suo movimento.

Un invito che non poteva celare altri fini se non l’apprezzamento del mio operato in qualità di amministratore, suppongo.

Per la seconda volta in poche settimane, però, questa vicinanza alla mia persona si è trasformata in una sorta di tiro al bersaglio, pratica nella quale Romano tenta di conquistare il guinness dei primati.

Il suo giudizio sul mio operato diventa improvvisamente critico, un pò come – negli innamoramenti a senso unico - fanno le pretendenti respinte.

Come tutte le persone deluse vive forme di lancinante disperazione -  politica in questo caso -  che si materializza in continui attacchi contro tutto e tutti, nella spasmodica e confusionaria ricerca di visibilità "costi quel che costi", unico modo che consente di attestarne la reale esistenza politica.

Non replicherò più, ove dovesse presentarsi una nuova occasione, ai deliri di Massimo Romano: la consapevolezza del momento importante che stiamo vivendo, che sta caratterizzando questa fase della campagna elettorale del centro-sinistra, impone serietà, sobrietà e tanta concretezza.

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