martedì 22 maggio 2012

Terremoto in Emilia. Si corregga il decreto legge sul riordino della Protezione Civile

Il terremoto in Emilia sconta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge di riordino della Protezione Civile che cambia radicalmente impostazione rispetto al passato, limita l'emergenza a 60 giorni più una proroga massima di altri 40 gestiti dalla struttura nazionale, e quindi consegna ogni responsabilità a livello locale, ivi compreso l'automatico aumento della benzina nella regione colpita.






Questo modello è palesemente ingiusto, penalizza due volte le comunità devastate dalla calamità naturale, non risolve il problema finanziario per la ricostruzione e la messa in sicurezza il territorio, lascia i cittadini in condizione di disagio e non assicura nè la salvaguardia del patrimonio culturale e nè la ripresa economica delle zone coinvolte.
Il Molise che conosce bene gli effetti disastrosi di un terremoto deve far sentire la propria voce in Conferenza Stato - Regioni, in Parlamento e nei confronti del Consiglio dei Ministri, per correggere un provvedimento iniquo e garantire uniformità di trattamento sul piano nazionale alle popolazioni vittime di una qualsiasi catastrofe naturale.

Oltre la solidarietà di queste ore alle comunità ferraresi e modenesi, e in aggiunta agli aiuti che siamo in grado di assicurare a quelle realtà, occorre impegnarsi per assicurare un quadro normativo di intervento post-sisma che sia in grado di rispondere alle aspettative di quei territori.


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