giovedì 27 settembre 2012

Molise. Una Regione da superare

Il Molise và riunificato all’Abruzzo con la massima urgenza e magari anche alle Marche se possibile, per superare la palude di una classe dirigente che ha perso, da tempo, la sfida dell’autonomia regionale e dell’autorganizzazione del territorio.






La proposta di riordino delle Province, del superamento delle Comunità Montane, della soppressione degli Enti Sub-Regionali e dell’attivazione di n. 17 Unioni di Comuni in Molise, formalizzata in apposita Mozione Consiliare dal Vice-Presidente della Commissione Lavoro Michele Petraroia, è sostanzialmente caduta nel vuoto.

Il Presidente del Consiglio Regionale pur avendo ricevuto la Mozione dall’8 agosto e pur sapendo che il 30 settembre ed il 2 ottobre scadono i termini per gli atti di programmazione della Regione su Province e Unioni dei Comuni, ha ritenuto di non iscrivere l’argomento all’ordine del giorno.

Il Presidente della Giunta ha rinominato con ritardo la Conferenza delle Autonomie Locali insediandola di fatto il 25 settembre a pochi giorni dalla scadenza dei menzionati termini fissati dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012.

La Provincia di Isernia pensa di risolvere la questione con impugnativa al Tar Lazio o innanzi la Corte Costituzionale, e la Giunta Regionale non avanza alcuna proposta né per gli ambiti ottimali delle Unioni dei Comuni e né per il riordino delle province nei tempi dovuti.

Il Molise perde un’altra occasione per smentire l’atavica inadeguatezza della sua classe dirigente che impegna le migliori energie su inutili polemiche interne o astruse lotte di campanile.

Ci si illude di sopravvivere a sé stessi conservando un modello clientelare, ridondante e con un fardello burocratico insopportabile che preserva comuni, comunità montane, enti sub-regionali, consorzi, società partecipate, istituti, agenzie e province, come se in Grecia e in Spagna non stesse accadendo nulla, e come se non si sapesse che l’Italia ha le stesse difficoltà ed andrà incontro agli stessi problemi.

Petraroia abbia più coraggio, lasci perdere il tentativo di rimodellare un territorio ingovernabile, e si concentri su una sfida più alta.

Il Molise và riunificato all’Abruzzo con la massima urgenza e magari anche alle Marche se possibile, per superare la palude di una classe dirigente che ha perso, da tempo, la sfida dell’autonomia regionale e dell’autorganizzazione del territorio.

1 commento:

Unknown ha detto...

Parole sante questo è il percorso da seguire lasciando perdere soluzioni assurde e demagogiche che continuano a fare acqua. Complimenti all'articolista he ha centrato a mio modesto parere il problema in pieno. Il toro va preso per le corna.