lunedì 13 agosto 2012

Agenzia di Protezione Civile, la "caccia al tesoro" riserva altri colpi di scena

Nonostante il silenzio assordante dell'architetto Giarrusso -  direttore per grazia ricevuta della neonata Agenzia di Protezione Civile che continua ad evitare di rispondere alle richieste di accesso agli atti e di dare seguito persino al sollecito inoltrato dal presidente Iorio -  la "caccia al tesoro"  riserva altri colpi di scena.








Con buona pace dell'architetto che è al comando dell'ennesimo carrozzone della Regione Molise, gli atti con i quali sono stati affidati i primi contratti di consulenza sono ormai di dominio pubblico.

Il dottor Giarrusso ha evitato che tali determine fossero pubblicate sul sito dell'Agenzia, come la normativa impone. E, parimenti, ha accuratamente evitato di rendere noti - come da altra richiesta ufficiale di accesso agli atti - i fatti relativi ai bandi per l'assunzione di 218 unità per i quali sarebbero pervenute circa 6mila domande.  Lo stesso architetto Giarrusso, che di certo sarà in altre faccende affaccendato, contina a glissare sulle anomale procedure di selezione e sulla richiesta - avanzata all'Avvocatura regionale -  per una eventuale e salvifica riapertura dei termini degli stessi bandi che ormai hanno mostrato in tutta la loro evidenza lacune vistose e errori grossolani tanto da innescare "cattivi pensieri".

E' già pronta una interrogazione urgente - che sarà protocollata nelle prossime ore  - nella quale chiederemo al presidente Iorio di chiarire le troppe stranezze che stanno minando il cammino - claudicante fin dall'inizio e osteggiato dal centrosinistra che presentò una proposta alternativa nemmeno presa in considerazione dal governo regionale che doveva andare dritto alla meta, senza ostacoli - della neonata struttura che dovrebbe avere come obiettivo precipuo la fine di quella pagina dolorosa che è stata il  sisma molisano.

Mentre sul fronte della ricostruzione - motivo per il quale l'Agenzia è nata - non si registrano altro che le dure critiche dei sindaci e la rassegnazione delle centinaia di persone che ancora vivino nelle casette di legno oppure non possono ancora rientrare nelle proprie abitazioni nonostante siano passati dieci anni dal terremoto, il "carrozzone" procede all'affidamento di consulenze esterne e ad assunzioni al di fuori della procedura concorsuale.

L'Agenzia regionale di Protezione Civile si muove nel solco tracciato dal decennio Iorio, continua ad agire secondo le consuete forzature ormai note ai molisani: all'indomani della sua nascita, in uno spirito di perfetta continuità con lo schema praticato nel passato, si sono stipulati subito tre importanti contratti di consulenza. I professionisti che già operavano all'interno della struttura commissariale - defunta per colpa dello stop imposto allo stato di criticità - sono stati immediatamente contrattualizzati per un anno, con buona pace dei proclami che abbiamo potuto ascoltare in Consiglio regionale quando ci opponemmo alla nascita del "carrozzone" e alle metodologie che incarnava.

La stipula dei primi tre contratti è avvenuta 2 giorni dopo la nascita dell'Agenzia. Contratti importanti, nell'ordine di parecchie migliaia di euro mensili (circa 3000 ciascuno) e che scoprono i soliti nervi scoperti del centrodestra: la necessità di dover "sistemare" personaggi utili allo schieramento e che tra l'altro sono parte integrante anche di altri inutili carrozzoni come quello per l'autostrada di cui sentiamo parlare fin dalla prima campagna elettorale del governatore.

Contratti utili a traghettare il passaggio dalla struttura commissariale all'Agenzia, si legge nelle determine "occultate" fino ad oggi. Ma allora perché prevedere una durata di 12 mesi, visto che la scadenza degli stessi è fissata al 2 maggio 2013?

Compaiono anche altri co.co.co stipulati nel luglio scorso per importi che vanno dai 18mila ai 32mila euro annui: naturalmente incarichi affidati senza alcuna selezione pubblica. Ma allora quale era lo scopo dell'Agenzia? Sistemare gli amici o risolvere una volta per tutte l'anomala gestione della ricostruzione post sisma?

Non solo: sembra che lo stesso architetto Giarrusso - che rientra nella schiera di dirigenti ai quali nello scorso mese di luglio è stata versata la prima tranche del premio di produttività che ha suscitato sdegno e  scalpore - abbia stipulato anche due contratti a tempo determinato ad altrettanti ex dipendenti della struttura commissariale.

Nessuna procedura concorsuale per questi professionisti, riconducibili guarda caso all'area politica di centrodestra. Nessuna selezione per titoli, nulla di trasparente e democratico. Contratti questi, seppure di 4 mesi al momento, sbocciati dal nulla  mentre invece seimila molisani attendono di conoscere quale sarà la sorte delle  domande di partecipazione al bando.

Resta inteso che non ci fermeremo alla presentazione dell'interrogazione. Come già annunciato in merito all'Agenzia di Protezione Civile e agli ingranaggi mortali che attanagliano i nostri professionisti disoccupati - perché non rientranti nel cerchio magico del governatore Iorio e dei suoi uomini  - intendiamo andare fino in fondo.

Non siamo soli, in questo cammino verso la legalità. Con noi ci sono i tantissimi molisani che non si prestano al gioco al massacro che ha contraddistinto il periodo d'oro del governo Iorio e che ne decreteranno presto la fine.  La rassegnazione ha le ore contate, e di questo ne siamo davvero orgogliosi.

Una cosa è certa ed evidente: se sono queste le ricette del centrodestra per un governo di salute pubblica.....

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