Il nuovo “blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche” del Presidio Ospedaliero del “Veneziale” di Isernia dispone di una sala operatoria completata nell’estate 2010 e mai utilizzata, come testimoniato da macchinari ancora incellofanati e abbandonati tra piatti di carta colmi di veleno per topi”.
Esordisce così Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei Valori nel testo di un’interrogazione a sua firma indirizzata al ministro della salute al fine di portare all’attenzione del Parlamento la scandalosa situazione verificatasi all’ospedale Veneziale di Isernia che necessita, secondo il presidente IdV, di un intervento del governo.
“La nuova struttura – ha denunciato Di Pietro - non funziona poiché, incomprensibilmente, manca l’ascensore per il trasporto dei pazienti”. Una situazione scandalosa se si pensa che “la sala operatoria – si legge - è costata due milioni e mezzo di euro di cui il 5% a carico della Regione e il resto finanziato con gli Accordi Programma Quadro Infrastrutture Sanitarie e Sociali, ex delibera CIPE 20 del 2004”.
Ma tale aspetto della questione Veneziale non è l’unico a preoccupare il presidente IdV che ha denunciato come la struttura fatiscente soffra della gestione familiare degli Iorio, primi fra tutti Michele, per un decennio governatore della Regione Molise e Rosa, sua sorella. Quest’ultima è infatti il direttore del Distretto sanitario di Isernia - Venafro ed ha preso il posto di Vincenzo Bizzarro, cugino di Michele Iorio.
A questi dobbiamo aggiungere la cugina Giovanna Bizzarro assunta in Regione nel 2006, la moglie del cugino Luciana De Cola in Bizzarro, direttrice sanitaria dell’ospedale isernino ed il figlio del governatore Luca Iorio che, anche lui medico, avrebbe fatto assumere all’ospedale di Isernia il suo maestro Huscher licenziato perché si sarebbe opposto - da quanto dichiarato dallo stesso Huscher in una lettera aperta - all’apertura del reparto di Chirurgia vascolare - inutile e dalle spese proibitive – che avrebbe consentito << al figlio del presidente di consolidare la sua presenza a Isernia>>.
Insomma – conclude Di Pietro - “quello del nuovo blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche del Presidio Ospedaliero del Veneziale, rappresenta un ulteriore spreco di denaro pubblico che altro non fa che aggiungersi alle vicende di malasanità, sperperi e pratiche clientelari non più tollerabili”
Di seguito il testo dell’interrogazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Di Pietro. - Al ministro della salute - Per sapere - premesso che:
il nuovo “blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche” del Presidio Ospedaliero del “Veneziale” di Isernia dispone di una sala operatoria completata nell’estate 2010 e mai utilizzata, come testimoniato da macchinari ancora incellofanati e abbandonati tra piatti di carta colmi di veleno per topi;
la struttura non funziona poiché, incomprensibilmente, manca l’ascensore per il trasporto dei pazienti;
la sala operatoria è costata due milioni e mezzo di euro di cui il 5% a carico della Regione e il resto finanziato con gli “Accordi Programma Quadro Infrastrutture Sanitarie e Sociali, ex delibera CIPE 20 del 2004”;
quanto esposto dall’interrogante è solo un aspetto di una struttura fatiscente - quella del nosocomio pubblico di Isernia - che soffre della gestione familiare degli Iorio primi fra tutti Michele e Rosa; Rosa Iorio, sorella del Presidente della Regione, candidato sindaco di Isernia, infatti, è il direttore del Distretto sanitario di Isernia - Venafro ed ha preso il posto di Vincenzo Bizzarro, cugino di Michele Iorio. A questi dobbiamo aggiungere la cugina Giovanna Bizzarro assunta in Regione nel 2006, la moglie del cugino Luciana De Cola in Bizzarro, direttrice sanitaria dell’ospedale isernino ed il figlio del governatore Luca Iorio che, anche lui medico, avrebbe fatto assumere all’ospedale di Isernia il suo maestro Huscher licenziato perché si sarebbe opposto - da quanto dichiarato dallo stesso Huscher in una lettera aperta - all’apertura del reparto di Chirurgia vascolare - inutile e dalle spese proibitive – che avrebbe consentito << al figlio del presidente di consolidare la sua presenza a Isernia>> -:
quali misure intraprendere per evitare questo ulteriore spreco di denaro pubblico che altro non fa se non aggiungersi alle vicende di malasanità, sprechi di denaro e pratiche clientelari che l’interrogante ha segnalato più volte al Ministro.
“La nuova struttura – ha denunciato Di Pietro - non funziona poiché, incomprensibilmente, manca l’ascensore per il trasporto dei pazienti”. Una situazione scandalosa se si pensa che “la sala operatoria – si legge - è costata due milioni e mezzo di euro di cui il 5% a carico della Regione e il resto finanziato con gli Accordi Programma Quadro Infrastrutture Sanitarie e Sociali, ex delibera CIPE 20 del 2004”.
Ma tale aspetto della questione Veneziale non è l’unico a preoccupare il presidente IdV che ha denunciato come la struttura fatiscente soffra della gestione familiare degli Iorio, primi fra tutti Michele, per un decennio governatore della Regione Molise e Rosa, sua sorella. Quest’ultima è infatti il direttore del Distretto sanitario di Isernia - Venafro ed ha preso il posto di Vincenzo Bizzarro, cugino di Michele Iorio.
A questi dobbiamo aggiungere la cugina Giovanna Bizzarro assunta in Regione nel 2006, la moglie del cugino Luciana De Cola in Bizzarro, direttrice sanitaria dell’ospedale isernino ed il figlio del governatore Luca Iorio che, anche lui medico, avrebbe fatto assumere all’ospedale di Isernia il suo maestro Huscher licenziato perché si sarebbe opposto - da quanto dichiarato dallo stesso Huscher in una lettera aperta - all’apertura del reparto di Chirurgia vascolare - inutile e dalle spese proibitive – che avrebbe consentito << al figlio del presidente di consolidare la sua presenza a Isernia>>.
Insomma – conclude Di Pietro - “quello del nuovo blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche del Presidio Ospedaliero del Veneziale, rappresenta un ulteriore spreco di denaro pubblico che altro non fa che aggiungersi alle vicende di malasanità, sperperi e pratiche clientelari non più tollerabili”
Di seguito il testo dell’interrogazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Di Pietro. - Al ministro della salute - Per sapere - premesso che:
il nuovo “blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche” del Presidio Ospedaliero del “Veneziale” di Isernia dispone di una sala operatoria completata nell’estate 2010 e mai utilizzata, come testimoniato da macchinari ancora incellofanati e abbandonati tra piatti di carta colmi di veleno per topi;
la struttura non funziona poiché, incomprensibilmente, manca l’ascensore per il trasporto dei pazienti;
la sala operatoria è costata due milioni e mezzo di euro di cui il 5% a carico della Regione e il resto finanziato con gli “Accordi Programma Quadro Infrastrutture Sanitarie e Sociali, ex delibera CIPE 20 del 2004”;
quanto esposto dall’interrogante è solo un aspetto di una struttura fatiscente - quella del nosocomio pubblico di Isernia - che soffre della gestione familiare degli Iorio primi fra tutti Michele e Rosa; Rosa Iorio, sorella del Presidente della Regione, candidato sindaco di Isernia, infatti, è il direttore del Distretto sanitario di Isernia - Venafro ed ha preso il posto di Vincenzo Bizzarro, cugino di Michele Iorio. A questi dobbiamo aggiungere la cugina Giovanna Bizzarro assunta in Regione nel 2006, la moglie del cugino Luciana De Cola in Bizzarro, direttrice sanitaria dell’ospedale isernino ed il figlio del governatore Luca Iorio che, anche lui medico, avrebbe fatto assumere all’ospedale di Isernia il suo maestro Huscher licenziato perché si sarebbe opposto - da quanto dichiarato dallo stesso Huscher in una lettera aperta - all’apertura del reparto di Chirurgia vascolare - inutile e dalle spese proibitive – che avrebbe consentito << al figlio del presidente di consolidare la sua presenza a Isernia>> -:
quali misure intraprendere per evitare questo ulteriore spreco di denaro pubblico che altro non fa se non aggiungersi alle vicende di malasanità, sprechi di denaro e pratiche clientelari che l’interrogante ha segnalato più volte al Ministro.
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