Come gran parte dell’opinione pubblica saprà, il Comune di Termoli ha istituito la tassa di soggiorno, a carico di operatori turistici e soprattutto albergatori.
Un provvedimento che è parte integrante del bilancio di previsione del
2012, che la stessa amministrazione deve sicuramente ancora approvare.
Ma sugli aspetti meramente tecnici sta già lavorando il legale della Confcommercio Campobasso, l’avvocato Michele Coromano, approfondendo anche la legislazione nazionale sul tema e verificando la legittimità del provvedimento.
Al di là degli aspetti legati alla legittimità della deliberazione, come ha fatto notare lo stesso Coromano a seguito di un incontro avvenuto con gli operatori della città costiera, occorre soprattutto considerare, anche al fine di un ricorso al TAR Molise, il serio pregiudizio che gli albergatori subiscono per effetto della istituzione della nuova tassa già a decorrere dall'anno in corso.
La tassa di soggiorno interviene infatti in un momento in cui gli albergatori hanno già ufficialmente comunicato - sia nei loro portali che agli enti provinciali e regionali per il turismo - i prezzi per le prestazioni alberghiere per la stagione 2012. La nuova tassa li porrà nella condizione di modificare, aumentando i prezzi, l’offerta al pubblico anche con riferimento alle prenotazioni già ricevute (quindi far ricadere l’aumento di spesa sui turisti, che non saranno certo contenti, una volta giunti a Termoli, di scoprire l’improvviso incremento dei prezzi), oppure di tenere fermi i prezzi (già ribassati per il particolare periodo di crisi che stiamo attraversando) e pagare di tasca propria il balzello.
Esistono quindi seri problemi organizzativi, che rischiano di creare ulteriori difficoltà ad un settore che già deve fare i conti con la crisi e con una pressione fiscale da record. Un settore che in Estate (e non solo) diventa il motore dell’intera economia molisana, creando occupazione e benessere, e che meriterebbe quindi maggior rispetto e tutele.
Al di là degli aspetti legati alla legittimità della deliberazione, come ha fatto notare lo stesso Coromano a seguito di un incontro avvenuto con gli operatori della città costiera, occorre soprattutto considerare, anche al fine di un ricorso al TAR Molise, il serio pregiudizio che gli albergatori subiscono per effetto della istituzione della nuova tassa già a decorrere dall'anno in corso.
La tassa di soggiorno interviene infatti in un momento in cui gli albergatori hanno già ufficialmente comunicato - sia nei loro portali che agli enti provinciali e regionali per il turismo - i prezzi per le prestazioni alberghiere per la stagione 2012. La nuova tassa li porrà nella condizione di modificare, aumentando i prezzi, l’offerta al pubblico anche con riferimento alle prenotazioni già ricevute (quindi far ricadere l’aumento di spesa sui turisti, che non saranno certo contenti, una volta giunti a Termoli, di scoprire l’improvviso incremento dei prezzi), oppure di tenere fermi i prezzi (già ribassati per il particolare periodo di crisi che stiamo attraversando) e pagare di tasca propria il balzello.
Esistono quindi seri problemi organizzativi, che rischiano di creare ulteriori difficoltà ad un settore che già deve fare i conti con la crisi e con una pressione fiscale da record. Un settore che in Estate (e non solo) diventa il motore dell’intera economia molisana, creando occupazione e benessere, e che meriterebbe quindi maggior rispetto e tutele.
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