Mercoledì 25 Luglio 2012, le delegazioni istituzionali della Città di Lucera e dei Comuni dei Monti Dauni Settentrionali, alla testa di un corteo di automobili (a cui si invitano tutti i cittadini a partecipare), raggiungeranno il vicino confine di regione tra la Puglia e il Molise.
Sul posto, attesi dal dott. Rosario De Matteis, Presidente della Provincia di Campobasso e alla presenza degli organi di stampa (all’uopo ufficialmente invitati), i Sindaci trasferiranno i Gonfaloni dei propri Comuni dal territorio pugliese a quello molisano per simboleggiare l’avvio di un iter di studi, analisi e confronti tra le parti finalizzato a verificare la fattibilità di un concreto passaggio dei 14 Comuni (60.000 abitanti) dalla Regione Puglia alla Regione Molise (Progetto diverso per forma e sostanza dal tentativo di dar vita ad una nuova regione sotto il nome di “MolDaunia”).
Le ragioni di tale “forte” e “provocatorio” gesto, risiedono nella consapevolezza via via sempre più diffusa e radicata in animo ai cittadini di quest’area, che, a dispetto del contributo in termini economici (i Monti Dauni consentono alla Regione Puglia di rientrare nell’Obiettivo 1 della UE) in termini produttivi ed ambientali (energia pulita, acqua, boschi, ecc…), in termini di tipicità ed eccellenze nel settore agro-alimentare; a fronte del prezioso bagaglio di storia, culture, tradizioni e costumi; a cospetto di una straordinaria offerta paesaggistica, naturalistica, oltre che architettonica e archeologica, il Governo Regionale Pugliese, da troppo tempo ricambia con indifferenza, abbandono e in alcuni casi disprezzo per le genti di questo territorio.
Le decisioni inique e discriminatorie che direttamente o indirettamente sono state prese dal Governo Regionale e per quanto di competenza in modo trasversale anche dai rappresentanti provinciali in seno al Parlamento Regionale, ci lasciano un territorio dissestato, quotidianamente privato di servizi e diritti fondamentali, dalla mobilità all’istruzione alla sicurezza e da ultimo la salute, con l’ultima vergognosa decisione che sostanzialmente chiude l’Ospedale Lastaria di Lucera.
Il dato iniquo, vergognoso, raccapricciante è che rispetto ad un taglio complessivo di 73 posti letto nella Provincia di Foggia, 68 si tagliano a Lucera e 5 nei rimanenti ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia, nonostante il nosocomio della Città Sveva sia certificato, con dati oggettivi, essere il migliore tra i quattro relativamente a tutti gli indicatori analizzati.
Se la Capitanata è la Cenerentola di Puglia, l’area di Lucera e dei Monti Dauni è la Cenerentola della Capitanata. Per i cittadini di questo territorio, la Puglia è ormai una Regione “Matrigna”! Chissà se il Molise vorrà essere il “Principe” che le restituirà rispetto e dignità e da questa unione si potrà immaginare un percorso comune di risorgimento e più alti standard di benessere e qualità della vita?
I cittadini di Lucera e dei Monti Dauni non sono più disposti a tollerare le discriminazioni e l’abbandono subiti da anni. A partire dalla cerimonia simbolica di Mercoledì prossimo, smetteranno di inseguire e rincorrere gli arroganti governanti della Puglia e della Capitanata e concentreranno le proprie energie, a rendere concreto, rapido e serio il processo di annessione alla Regione Molise.
Le ragioni di tale “forte” e “provocatorio” gesto, risiedono nella consapevolezza via via sempre più diffusa e radicata in animo ai cittadini di quest’area, che, a dispetto del contributo in termini economici (i Monti Dauni consentono alla Regione Puglia di rientrare nell’Obiettivo 1 della UE) in termini produttivi ed ambientali (energia pulita, acqua, boschi, ecc…), in termini di tipicità ed eccellenze nel settore agro-alimentare; a fronte del prezioso bagaglio di storia, culture, tradizioni e costumi; a cospetto di una straordinaria offerta paesaggistica, naturalistica, oltre che architettonica e archeologica, il Governo Regionale Pugliese, da troppo tempo ricambia con indifferenza, abbandono e in alcuni casi disprezzo per le genti di questo territorio.
Le decisioni inique e discriminatorie che direttamente o indirettamente sono state prese dal Governo Regionale e per quanto di competenza in modo trasversale anche dai rappresentanti provinciali in seno al Parlamento Regionale, ci lasciano un territorio dissestato, quotidianamente privato di servizi e diritti fondamentali, dalla mobilità all’istruzione alla sicurezza e da ultimo la salute, con l’ultima vergognosa decisione che sostanzialmente chiude l’Ospedale Lastaria di Lucera.
Il dato iniquo, vergognoso, raccapricciante è che rispetto ad un taglio complessivo di 73 posti letto nella Provincia di Foggia, 68 si tagliano a Lucera e 5 nei rimanenti ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia, nonostante il nosocomio della Città Sveva sia certificato, con dati oggettivi, essere il migliore tra i quattro relativamente a tutti gli indicatori analizzati.
Se la Capitanata è la Cenerentola di Puglia, l’area di Lucera e dei Monti Dauni è la Cenerentola della Capitanata. Per i cittadini di questo territorio, la Puglia è ormai una Regione “Matrigna”! Chissà se il Molise vorrà essere il “Principe” che le restituirà rispetto e dignità e da questa unione si potrà immaginare un percorso comune di risorgimento e più alti standard di benessere e qualità della vita?
I cittadini di Lucera e dei Monti Dauni non sono più disposti a tollerare le discriminazioni e l’abbandono subiti da anni. A partire dalla cerimonia simbolica di Mercoledì prossimo, smetteranno di inseguire e rincorrere gli arroganti governanti della Puglia e della Capitanata e concentreranno le proprie energie, a rendere concreto, rapido e serio il processo di annessione alla Regione Molise.

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