giovedì 24 maggio 2012

Lavoratori Dec, Di Pietro porta il caso in parlamento

"Istituzioni locali e nazionali diano risposte certe e assicurino le spettanze".









Come annunciato lo scorso sabato nell’ambito dell’incontro con i lavoratori della Dec S.p.a in presidio davanti ai cancelli della Fondazione Giovanni Paolo II, il presidente nazionale dell’Italia dei Valori ha depositato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali al fine di portare all’attenzione del Governo la difficile situazione in cui versano i lavoratori dell’azienda i quali, pur continuando a  garantire i servizi, lamentano ritardi nei pagamenti dello stipendio, considerando che l’ultimo compenso percepito è quello del mese di febbraio.

La Dec S.p.a. è la prima impresa di costruzione e manutenzione del Mezzogiorno con un fatturato che, secondo i dati diffusi da “IlSole24ore” - che supera i 350 milioni di euro.

La società fa capo ai fratelli Daniele e Gerardo De Gennaro, arrestati per frode e corruzione nella costruzione di alcuni parcheggi sotterranei a Bari.

Nel 2004 i De Gennaro costruirono, con la società Adinvest, la Cattolica di Campobasso ora Fondazione Giovanni Paolo II continuando a mantenere poi i rapporti con la Fondazione occupandosi di pulizia e manutenzione ma anche trasporto sangue, servizio bar, foresteria, guardiania e centralino attraverso il personale dell’azienda Dec.

“Nonostante le varie richieste di incontro inoltrate a Prefettura, Fondazione e Regione Molise – sottolinea Di Pietro - da parte dei dipendenti ai quali da mesi non vengono più assicurate le spettanze, né i soggetti istituzionali, né i dirigenti della Fondazione hanno ritenuto di incontrare sindacati e lavoratori”.

Per questo il presidente IdV, interrogando il ministro competente, ha inteso sapere se egli “non ritenga un grave atto di irresponsabilità delle istituzioni locali e nazionali non dare risposte certe e la retribuzione che spetta a quei lavoratori che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno altre risorse per garantire ai propri figli una degna esistenza. La Fondazione  - afferma l’on. Di Pietro - ha il diritto dovere, attraverso un potere di surroga, di pagare gli stipendi ai lavoratori e poi al netto continuare a pagare l’impresa”.

Nessun commento: