In una società in cui i tempi di ogni attività umana sono ristretti ed essenziali, è necessario soffermarsi per capire quale ruolo stiamo dando all’alimentazione, aspetto fondamentale per le nostra esistenza.
Troppo spesso viene trascurata e cibi veloci e preparazioni industriali stanno diventando elementi di routine.
E’ necessario che i giovani, consapevoli di tutto ciò che sta trasformando le nostre abitudini, analizzino gli elementi di causa per imparare a conoscere meglio l’arte del mangiare e tutto ciò che ruota intorno ad essa. Bisogna introdurre nelle scuole la cultura della corretta alimentazione, allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i prodotti locali, concentrando l’attenzione sulle carni come patrimonio e alimento base, concreto e simbolico allo stesso tempo.
Ma proprio il consumo della carne sta subendo un attacco tanto duro quanto ingiustificato, ad opera di persone e organizzazioni che sostengono la superiorità di un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Il Dott. Veronesi continua ad affermare che la carne fa male e che non bisogna mangiarla. Il Dott. Veronesi dovrebbe però supportare le sue teorie con dei dati scientifici certi.
Se non dimostra concretamente quello che da tempo continua a predicare, allora la sua è soltanto disinformazione, della peggior specie. Per dissipare i dubbi e i pregiudizi che si stanno diffondendo presso i consumatori è bene portare a conoscenza quali sono i poteri nutrivi delle carni, ampiamente provati a livello scientifico. La carne ha una composizione che varia con la specie dell’animale, la sua età e soprattutto lo stato di ingrassamento. Ci garantisce, oltre che una attività costruttiva dell’organismo, soprattutto una elevata nutrizionalità:
le carni di qualsiasi specie sono gli alimenti più digeribili e completi di cui l’uomo si possa cibare.
le carni, per il loro contenuto di vitamina B12, rappresentano la migliore garanzia contro il rischio di anemia.
il ferro della carne è dieci volte più assimilabile di quello di origine vegetale.
il contenuto di grassi e di colesterolo delle carni non è tale da giustificare da solo l’attribuzione delle patologie cardiovascolari alla presenza della carne nell’alimentazione.
la carne svolge un ruolo fondamentale per sviluppare e mantenere un efficace sistema immunitario.
la carne ha una composizione molto simile a quella del corpo umano e quindi facilmente assimilabile.
Nella storia dell’umanità, la carne rappresenta il cibo proteico per eccellenza, perché nella sua composizione entrano a far parte proteine in percentuale elevate.
Bisogna evitare di seguire alcune tendenze in voga fra i giovani che portano ad escludere dalla dieta alimenti come carne e pesce (ottime fonti di ferro) e latte e derivati (ottime fonti di calcio).
La nostra Federazione da anni propone cene-animate e laboratori dei sapori su tutto il territorio regionale e nazionale. Un vero e proprio “laboratorio del gusto” dedicato ai prodotti tipici della nostra terra. Lo scopo principale delle nostre manifestazioni (oltre alla promozione di una sana e corretta alimentazione) è trasmettere ai consumatori il piacere del cibo, inteso non solo come soddisfacimento di un bisogno, ma anche come momento “rituale”, pieno di contenuti di carattere culturale e sociale.
E’ necessario che i giovani, consapevoli di tutto ciò che sta trasformando le nostre abitudini, analizzino gli elementi di causa per imparare a conoscere meglio l’arte del mangiare e tutto ciò che ruota intorno ad essa. Bisogna introdurre nelle scuole la cultura della corretta alimentazione, allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i prodotti locali, concentrando l’attenzione sulle carni come patrimonio e alimento base, concreto e simbolico allo stesso tempo.
Ma proprio il consumo della carne sta subendo un attacco tanto duro quanto ingiustificato, ad opera di persone e organizzazioni che sostengono la superiorità di un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Il Dott. Veronesi continua ad affermare che la carne fa male e che non bisogna mangiarla. Il Dott. Veronesi dovrebbe però supportare le sue teorie con dei dati scientifici certi.
Se non dimostra concretamente quello che da tempo continua a predicare, allora la sua è soltanto disinformazione, della peggior specie. Per dissipare i dubbi e i pregiudizi che si stanno diffondendo presso i consumatori è bene portare a conoscenza quali sono i poteri nutrivi delle carni, ampiamente provati a livello scientifico. La carne ha una composizione che varia con la specie dell’animale, la sua età e soprattutto lo stato di ingrassamento. Ci garantisce, oltre che una attività costruttiva dell’organismo, soprattutto una elevata nutrizionalità:
le carni di qualsiasi specie sono gli alimenti più digeribili e completi di cui l’uomo si possa cibare.
le carni, per il loro contenuto di vitamina B12, rappresentano la migliore garanzia contro il rischio di anemia.
il ferro della carne è dieci volte più assimilabile di quello di origine vegetale.
il contenuto di grassi e di colesterolo delle carni non è tale da giustificare da solo l’attribuzione delle patologie cardiovascolari alla presenza della carne nell’alimentazione.
la carne svolge un ruolo fondamentale per sviluppare e mantenere un efficace sistema immunitario.
la carne ha una composizione molto simile a quella del corpo umano e quindi facilmente assimilabile.
Nella storia dell’umanità, la carne rappresenta il cibo proteico per eccellenza, perché nella sua composizione entrano a far parte proteine in percentuale elevate.
Bisogna evitare di seguire alcune tendenze in voga fra i giovani che portano ad escludere dalla dieta alimenti come carne e pesce (ottime fonti di ferro) e latte e derivati (ottime fonti di calcio).
La nostra Federazione da anni propone cene-animate e laboratori dei sapori su tutto il territorio regionale e nazionale. Un vero e proprio “laboratorio del gusto” dedicato ai prodotti tipici della nostra terra. Lo scopo principale delle nostre manifestazioni (oltre alla promozione di una sana e corretta alimentazione) è trasmettere ai consumatori il piacere del cibo, inteso non solo come soddisfacimento di un bisogno, ma anche come momento “rituale”, pieno di contenuti di carattere culturale e sociale.
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