mercoledì 23 luglio 2014

Riforme, Renzi: "Potranno rallentarci ma non potranno fermarci"



“Non c'è ostacolo che possa fermarci. Possono rallentarci, ma non fermarci. Alla fine di questo percorso l'Italia sarà nelle condizioni di tornare a correre". Così il premier Matteo Renzi, intervenuto a Bergamo all’inaugurazione dell’autostrada A35 Brescia-Bergamo-Milano, a proposito del percorso delle riforme.


"Sul voto segreto potranno anche farci qualche scherzetto ma torneremo alla Camera e lo sistemeremo. Qui non molla nessuno – ha aggiunto Renzi -. Quando hai la forza di milioni di italiani che dicono 'anche se non mi sei simpatico ti voto', non ci sarà nessun ostacolo in grado di fermarci". Noi siamo "pronti a cambiare e migliorare su tutto. Non penso di guidare un governo con la verità in tasca", ha tenuto a precisare, e infatti, ha sottolineato, "su tutte le riforme abbiamo aperto momenti di confronto".

Per il presidente del Consiglio “dobbiamo smettere di fare di noi un racconto paradossale, per cui siamo solo il Paese del cibo e del buon vino: siamo un Paese di donne e uomini che sanno fare il loro lavoro”, perché "L'Italia ha tutte le condizioni per uscire da questo momento di difficoltà. Ma la risposta la dobbiamo dare noi”. A proposito dei prossimi interventi in cantiere, il premier ha ricordato i punti salienti sul piano dei ‘mille giorni’ che prevede, fra le altre cose, l'eliminazione degli ostacoli burocratici che impediscono di sbloccare investimenti già stanziati, di migliorare il rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini, in particolare per quanto riguarda il tema delle certificazioni, ma anche e soprattutto il problema del mercato del lavoro.

Ancora sui ‘mille giorni’, Renzi ha ribadito che “da settembre siamo in grado di mettere in atto una grande operazione sulle infrastrutture che, solo rimuovendo gli ostacoli che ci sono, può mettere in campo 43 miliardi di euro", per il presidente del Consiglio “una sorta di angioplastica per il sistema italiano”. Rivolto alle imprese, Renzi ha detto di “voler dare la certezza delle regole. Per questo ogni elemento circa al defiscalizzazione deve essere chiaro in partenza. Non dobbiamo ostacolare le imprese che vogliono lavorare in Italia e per questo dobbiamo smettere di fare danni, e aiutare gli investimenti di imprese che vogliono andare ad investire all'estero".

Passando a parlare di Europa, Renzi ha tenuto a sottolineare che "l'Italia non va in Europa a chiedere flessibilità”, perché "l'Italia si prende la flessibilità di cui ha diritto". E sempre a proposito di Europa, il premier ha fatto sapere che “a settembre la Bce metterà a disposizione delle banche circa 300 miliardi di euro. Questa è la partita più importante per il nostro mondo imprenditoriale: o siamo in grado di garantire che questi denari siano davvero messi al servizio dell'economia o non usciremo mai dalla crisi. Bisogna avere il coraggio di dire che su questo bisogna fare di più".

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