sabato 12 luglio 2014

La favola del terzo millennio cambia sceneggiatura, l’autostrada del Molise sarà la Termoli Boiano.

Potremmo iniziare scrivendo: l’esaltazione del “no-sense” nella sua forma migliore, senza che nessuno si meravigli.




Non abbiamo capito nulla sulla Termoli San Vittore. Lo ha confermato il presidente della regione Molise Paolo Frattura, ieri pomeriggio a San Vincenzo al Volturno, nel comune di Rocchetta al Volturno, in una conferenza stampa a cui ha presidiato anche il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini. Infatti, secondo il presidente è inopportuno, parlare di autostrada Termoli San Vittore, ma di Termoli Boiano.
Che senso ha un’autostrada che si ferma a Boiano?
Il senso c’è ed è giustificato dal primo lotto finanziato con fondi Cipe che il vice ministro Nencini ieri, ha ammesso di avere in disponibilità al suo dicastero.
 Si tratta di 200 milioni di euro, che serviranno a realizzare il lotto zero della famosa “favola del terzo millennio” a cui si è cambiata la sceneggiatura, ma non le finalità.
Ebbene, questa trance di finanziamento, rappresenta solo un sesto dell’enorme cifra pari a un miliardo e duecento milioni di euro che occorrerebbe (il condizionale è d’obbligo) a ultimare l’autostrada come prevista nel progetto base della Termoli San Vittore da almeno dieci anni.
L’illusione di iniziare i lavori di un lotto sospeso nel nulla, appunto lotto zero, che corrisponde al valore di un’opera che non sarà mai ultimata, in quanto, come abbiamo già avuto modo di approfondire in un precedente articolo, la metà dell’investimento, dovrebbe essere a carico di un fondo privato che per coprire solo l’investimento, dovrebbe attendere 60 anni.
La Termoli Boiano in questa fiction progettuale, ha l’unico obiettivo di spendere i 200 milioni del fondo governativo, dove una buona fetta, andrebbe via in progettazione, accontentando le fameliche bocche di professionisti in grazia con il potere costituito, ma senza lavoro da anni.
L’altra fetta, si utilizzerebbe per appalto e relativi subappalti che darebbe ossigeno a quella decina di aziende in fin di vita e ai soliti potentati.
Questa idea, non tiene minimamente conto che si procederà all’ulteriore imbarbarimento di un territorio  già massacrato dall’eolico selvaggio; avremo  un viadotto sospeso nel nulla, tra Boiano in direzione Termoli, a ridosso della Bifernina; un’altra incompiuta strada, ad imperitura memoria dello sperpero senza programmazione reale delle esigenze dei molisani.
Sarà lì per secoli, a far bella mostra di se. Avremo, comunque, chi arricchirà la favola dell’’autostrada una volta compiuto il lotto del nulla, promettendone la sua ultimazione. Ci sarà sempre, un buon governatore che si impegnerà personalmente nel corso dei prossimi decenni con il Governo, (se il Molise esisterà ancora come regione)  affinchè sempre i soliti quattro professionisti e le solite dieci aziende, possano continuare a speculare, paladini dello sviluppo incongruo di un territorio, a cui le reali sorti non interessano a nessuno.
Mentre la Termoli San Vittore quale progetto autostradale poteva avere anche un senso, il ridimensionamento alla Termoli Boiano come autostrada è l’esaltazione dell’insensato.
A questo punto nel “no sense” avrebbe avuto giustificazioni la realizzazione anche di un’autostrada Carovilli Castelpizzuto.
Se proprio dobbiamo berci tutto almeno, caro Presidente, offrici delle giustificazioni pertinenti.

Questa della Termoli Boiano è difficile da comprendere, sfido i nostri lettori a farlo!

                                                                                                                           P.T.





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