venerdì 4 luglio 2014

Boiano: dalla chiusura dell'indotto pollo, al grande business delle "Pollastrelle".





La crisi che sta investendo la città di Boiano è senza precedenti. La Gam con la situazione fallimentare, la mancata produzione dei polli, i tanti licenziamenti e l’incertezza per il futuro, ha mandato in tilt l’economia delle famiglie e spento l’entusiasmo dei giovani che fuggono dall’area matesina in cerca di una vita migliore all’estero. E’ una città che comunque si muove a due velocità, dove si alterna una vita diurna castrante e di difficoltà esistenziali per la mancanza di lavoro, e una vita notturna con la più grande concentrazione nella nostra regione di night club e club privè.

Vi chiederete è possibile?

Sicuramente, la grande concentrazione di giovani donne che esercitano il lavoro di figuranti di sala, una professione sancita dal legislatore che ha voluto identificare, in un’ambigua regolamentazione il lavoro redditizio delle “entreneuse”(intrattenitrici, ne sono giunte nell’ultimo anno a Boiano da fonte statistica circa 250), dimostra un vero business alternativo alla produzione di pollame. Possiamo affermare, con vena satirica pertinente: a Boiano dai polli, l’attività principale si è indirizzata verso la “pollastra”.

Qual è il business e l’indotto che le giovani “pollastrelle” hanno sviluppato?

Ecco servito sul piatto d’argento la vostra curiosità. Ci sono alcune società locali nel boianese che hanno degli emissari principalmente in Romania, Bulgaria, Ucraina e in altri paesi dell’est europeo. Questi “figuri” hanno il compito di reperire personale femminile avvenente, la promessa è quella di un lavoro sicuro in Italia come ballerine o spogliarelliste. Dopo aver firmato un contratto, sono catapultate dai loro stati in difficoltà economica, verso il miraggio di una vita ricca e opulenta da noi. Eccole giungere a Boiano, una cittadina ridente e ospitale che non è certo una metropoli, come magari sognavano le ragazze ma, comunque l’ambiente è ospitale, le mette a loro agio e le offre un lavoro, non solo in città, ma anche nei night club di tutta la regione e anche fuori regione.

Le ragazze hanno bisogno di vestirsi, mangiare e avere una dimora. Ecco che al business diretto si passa a quello indiretto. I palazzinari boianesi si sono attrezzati per ospitarle e con quello che le ragazze guadagnano di notte, possono permettersi, condividendolo in due o tre, anche di pagare un bel fitto per un appartamento al centro. Da un nostro sondaggio approssimativo, sono circa un centinaio, gli appartamenti che ospitano a Boiano le giovani fanciulle dell’est: un vero business! Le intrattenitrici rappresentano una vitale fonte di reddito anche per le attività di ristorazione e i tanti bar dislocati in città e in periferia.

Di sovente, la Boiano by night, vede le fanciulle nei locali notturni avviare rapporti con i clienti che si conducono anche fuori dai locali. Non mancano in orari lontani dal lavoro le frequentazioni, le visitazioni nei bar, le cene o i pranzi pagati da amorevoli omini anziani illusi, alle giovani cordiali valchirie, che celano fameliche intenzioni: tutt’altro che sentimentali.

Ed ecco che i locali nell’area matesina sono sempre pieni e godono di un indotto in continuo rinnovo. Oltre al business quindi diretto degli addetti ai lavori dei proprietari dei locali notturni o manager della “pollastra”, si è creato un indotto alternativo a quell’economia sana e conosciuta che è venuta meno con la chiusura dell’indotto pollame.




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