martedì 5 novembre 2013

Indagine Confcommercio-Format: Con la crisi si acquistano più prodotti e servizi illegali

Nonostante la consapevolezza dei pericoli per la salute e la sicurezza, gli acquisti illegali rischiano di diventare normalità. Abbigliamento e alimentare i settori più colpiti.







Un consumatore su quattro (il 25,6%) ha acquistato almeno una volta nel 2013 un prodotto o un servizio illegale. Il fenomeno, in aumento negli ultimi anni, è più diffuso tra le donne e i giovani; il Mezzogiorno l'area più colpita.

In crescita rispetto al passato l'acquisto di prodotti e l'utilizzo di servizi illegali (soprattutto i prodotti di pelletteria, seguiti da quelli dell'abbigliamento, parafarmaceutici, alimentari, dell'elettronica ed elettrodomestici), nonché i fenomeni illegali nuovi, come l'acquisto, il più delle volte in rete, di biglietti per spettacoli di vario genere (cinema, concerti) o titoli di viaggio pirata; tra i prodotti illegali acquistati nel 2013 spiccano quelli dell'abbigliamento (41,2%), dell'alimentare (28,1%), della pelletteria (26,9%) e gli occhiali (27,6%).

Per oltre il 50% dei consumatori la ragione principale degli acquisti illegali è di natura economica. Acquistare prodotti o servizi illegali rischia di diventare la normalità: il 55,3% dei consumatori ritiene questi acquisti piuttosto normali e, inoltre, utili per chi ha difficoltà economiche. Solo il 36,2% dei consumatori è convinto che l'acquisto illegale sia effettuato inconsapevolmente.

Circa l'80% dei consumatori ritiene che l'acquisto di prodotti illegali/contraffatti o l'utilizzazione di servizi svolti da abusivi possa comportare rischi per la salute e la sicurezza, rivelandosi di scarsa qualità. Il 79% è consapevole del fatto che l'illegalità altera le regole del mercato e penalizza le imprese regolari.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall'indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, in collaborazione con Format Ricerche, sul sentiment dei consumatori nei confronti dell'illegalità, della contraffazione e dell'abusivismo.

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