mercoledì 28 agosto 2013

Via libera al pacchetto sulla Pubblica Amministrazione

Riceve il via libera dal Consiglio dei Ministri il tanto atteso pacchetto sulla Pubblica Amministrazione che si compone di un decreto legge e di un disegno di legge.






Notevole, inoltre, sono gli obiettivi sui quali si punta: migliorare l’efficienza della burocrazia di Stato riducendone il costo e proponendosi di renderla più snella, combattere la corruzione, migliorare l’utilizzo dei Fondi Ue, atavico problema italiano. Si prevede, inoltre, di trovare una soluzione strutturale per il lavoro precario nella PA e di ridurre il lavoro flessibile.

Andiamo ora ad analizzare i principali punti del decreto.
 
- Precariato. Sono stati definiti i termini per stabilizzare nel tempo i circa 150mila precari della Pubblica amministrazione. Il provvedimento cerca anche di rendere più efficiente l’impiego dei fondi strutturali europei.



- Contratti a termine. Il decreto stabilisce che il contratto tipico prevalente applicato nella PA sia quello a tempo indeterminato e si pone l’obiettivo di limitare i contratti a termine a situazioni temporanee ed eccezionali. Il ministro della Funzione pubblica, Giampiero D’Alia, ha spiegato che i precari impiegati da almeno tre anni saranno stabilizzati attraverso procedure selettive, garantendo l’assunzione di tutti i vincitori di concorso.



- Lotta alla corruzione. Vi è poi una razionalizzazione del sistema per far sì che ci sia concentrazione e rafforzamento della lotta alla corruzione, della sua prevenzione e della trasparenza attraverso una divisione di competenze che trasforma la Civit nel soggetto oggi esclusivamente dedicato alla lotta corruzione togliendole tutte le altre funzioni che saranno allocate all’Aran, in particolare per la valutazione dei dipendenti pubblici.



- Fondi UE. Il decreto istituisce inoltre un’agenzia per rendere più efficiente l’impiego dei fondi europei e attribuisce alla Presidenza del Consiglio le funzioni di coordinamento tra le amministrazioni centrali e territoriali interessate.



- Esuberi. Per la gestione degli esuberi (7-8 mila quelli ad oggi rilevati nelle Amministrazioni centrali), viene prorogata la possibilità di andare in pensione con le regole antecedenti la riforma Fornero, portando da fine 2014 a fine 2015 il limite per il raggiungimento dei requisiti.



- Tagli. E’ previsto poi un ulteriore taglio del 20% alle auto blu e riduzioni delle consulenze.

Nessun commento: