giovedì 24 luglio 2014

Consiglio monotematico sulla Termoli San Vittore. Maggioranza e opposizione d'accordo sulla realizzazione dell'autostrada fantasma

 La prima seduta per il consiglio regionale del Molise nella giornata di martedì scorso: in discussione monotematica l’argomento “Realizzazione dell’Autostrada del Molise”, è stata convocata a seguito di una specifica richiesta di dibattito sul tema dell’Autostrada, presentata dai consiglieri Cavaliere, Manzo e Federico.




In seguito all’introduzione dell’argomento da parte del presidente Niro, ha preso la parola l’ex governatore Michele Iorio, uno dei principali sostenitori del progetto autostradale Termoli- San Vittore; Iorio ha subito effettuato un excursus storico, partendo dal momento in cui nacque l’idea per arrivare ai temi ancora oggi sul tavolo. “Dagli atti di questo consiglio risalenti a molti anni fa – ha spiegato Iorio – si evince che la volontà dalla quale è scaturita l’idea dell’Autostrada è nata dalla presa d’atto di una necessità impellente che era quella di creare un collegamento tra Tirreno ed Adriatico, un discorso ancora valido per superare un persistente isolamento”.

In riferimento a queste affermazioni che sostanzialmente mettono d’accordo i due leader Frattura e Iorio sullo sfruttamento dei fondi del primo lotto disponibile, per avviare i lavori di questo progetto autostradale fantasma, dove ruotano investimenti stratosferici statali ed europei (fondi CIPE) e non sarà mai portata a termine, cercando  di spiegarne le motivazioni nelle prossime righe.

Per chiarezza e maggiore comprensione, riportiamo l’iter procedurale sviluppato Dall’A.N.A.S. per il collegamento autostradale Termoli-San Vittore. Il 18 gennaio 2008 fu costituita Autostrada del Molise S.p.A., una società mista Anas Regione Molise, con l’obiettivo di realizzare il nuovo collegamento autostradale Termoli-San Vittore.

L’opera, con un tracciato di circa 150 km, si dovrebbe sviluppare in due tratte, San Vittore-Venafro-Isernia-Bojano-Campobasso e Bojano-Termoli, e prevede la realizzazione di due corsie per senso di marcia, più corsia di emergenza; 121 viadotti (per complessivi 40,3 km), 15 gallerie (per uno sviluppo lineare complessivo di 11,8 km) e 35 svincoli di collegamento con la viabilità esistente.

Il progetto preliminare, redatto dall’Anas, prevede 13 lotti, di cui il lotto due, lungo circa 9 km, denominato “Variante di Venafro”, è già stato realizzato ed è entrato in esercizio nell’ottobre del 2008. L’importo complessivo dell’investimento ammonta ad oltre 3.500 milioni di euro.

La nuova arteria si è resa necessaria, secondo A.N.A.S. ( confermato da Iorio nel consiglio di martedì) essenzialmente per fronteggiare l’inadeguatezza del sistema delle comunicazioni e dei trasporti del Molise e la mancanza di un collegamento trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico, ed ha quindi il duplice obiettivo di migliorare il livello di servizio in termini di mobilità, accessibilità e sicurezza del collegamento stradale tra la dorsale adriatica e la dorsale centrale e di valorizzare e sviluppare le potenzialità economiche delle aree commerciali ed industriali delle province di Isernia e Campobasso.

La prima tratta 

Per la realizzazione della prima tratta, San Vittore-Venafro-Isernia-Bojano-Campobasso (di lunghezza complessiva pari a circa 82 km, di cui 8 costituiti dalla variante di Venafro già entrata in esercizio nell’ottobre del 2008), Autostrada del Molise S.p.A. ha approvato il 1 febbraio 2011 il progetto preliminare aggiornato dall’ATI (SILEC S.p.A.; EGIS PROJECTS S.A.; GRUPPO MALTAURO; Costruzioni FALCIONE Geom. Luigi) individuata quale promotore del progetto in esito alla relativa procedura di gara.
Il progetto approvato è stato trasmesso a tutti gli Enti competenti ai fini dell’avvio delle procedure di ‘Legge Obiettivo’. Il costo dell’opera, che dovrebbe essere finanziato secondo uno schema di project financing, risulta complessivamente pari a 1.354 milioni di euro; il finanziamento è previsto per il 49,00% con contributo pubblico (557,5 milioni) e per la restante parte con fondi privati.

Il CIPE ha stanziato 236 milioni di euro come indicato nelle deliberazioni n. 62/2011 e n. 63/2011 pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale in data 12 gennaio 2012.
Un volta approvato il progetto preliminare da parte del CIPE ed ottenute le necessarie risorse finanziarie, Autostrada del Molise S.p.A. potrà, in qualità di soggetto attuatore, bandire la gara per l’individuazione del concessionario al quale verranno affidate tutte le ulteriori attività di progettazione, di realizzazione e di gestione dell’opera.

La seconda tratta

La seconda tratta, tra Bojano e Termoli, sarà realizzata o con ricorso alla finanza di progetto o con copertura finanziaria a totale carico di risorse pubbliche, dando priorità assoluta al tratto compreso tra lo svincolo di Guardialfiera e lo svincolo di Larino.
E’ proprio della seconda tratta si parla oggi, per l’investimento statale disponibile di 200 milioni di euro e la priorità di realizzazione (come enunciato dal presidente Frattura) cadrà presumibilmente, proprio sul tratto compreso tra lo svincolo di Guardialfiera e lo svincolo di Larino.

In altri precedenti riflessioni sull’argomento, in base ai dati esposti e alla necessità di fondi privati necessari e previsti per la realizzazione dell’opera e la sua gestione, abbiamo cercato di far comprendere che gli improbabili investitori privati dovrebbero anticipare 796,5 milioni di euro per recuperare il loro investimento nell’ipotesi più realistica in 60 anni. Questo dato reale è scaturito dalle statistiche di viabilità attuale di traffico sulla direttrice Termoli San Vittore, molto scadente di numero. Da calcoli riferiti ad un costo sull’intero tratto autostradale di 82 km. e una media ponderale di veicoli delle diverse classi si stima che incidono su un costo a biglietto per circa  10 euro a veicolo, i sei decenni, per recuperare l’investimento, gestendo l’autostrada, sarebbero più o meno sufficienti: figuriamoci per il guadagno!   

Questo cosa vuol dire in termini pratici?

Si tratta delle solite aspirazioni di monetizzazione dei gruppi imprenditoriali e dei progettisti, che pur consapevoli dell’impossibilità di realizzazione dell’autostrada nella sua interezza, in barba all’ulteriore svendita del territorio, si pregiano di assicurarsi laute fette della somma disponibile per il lotto finanziato.

Si spenderanno i 200 milioni di euro, in attesa degli ulteriori 357,5 milioni di euro da gestire, manipolare e inutilmente sperperare. Mentre già in regione, c’è chi si sfrega le mani dalla soddisfazione di introitare somme da capogiro nei prossimi anni, vi sono le reali necessità dei molisani di giungere nel più breve tempo possibile da un capo all’altro della regione, dissentite, minimizzate e sminuite dal solito vile affare delle solite l’hobby.  

Il Direttore



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