Con l'assemblea regionale del Partito Democratico svoltasi sabato 8 Giugno a Campobasso, si è dato avvio al percorso che culminerà in autunno con la fase congressuale del partito e che interesserà il livello locale, regionale, per finire con l’elezione della nuova segreteria nazionale del PD.
E’ in tal senso necessaria un’aperta discussione, che parta dai problemi dei giovani, delle famiglie, delle imprese, ma con la consapevolezza che oggi il PD è forza di riferimento al governo della Regione con Paolo Frattura, e al governo nazionale con il premier Enrico Letta . Per questo alla responsabilità, alla serietà che compete a un partito che ambisce a governare il cambiamento, deve unirsi la capacità di saper fornire risposte adeguate iniziando dal problema della disoccupazione, diffusa soprattutto tra le giovani generazioni.
Il centrosinistra e il Partito Democratico in Molise devono oggi fare i conti con i gravi problemi derivanti da 11 anni di gestione incontrollata della spesa pubblica, di sprechi e inefficienze perpetrati nei settori fondamentali della vita pubblica, a partire dalla sanità che da sola copre l'80% del bilancio regionale. Per uscire dal tunnel è indispensabile un grande partito organizzato, attento e sensibile alle problematiche dei territori, che sappia individuare le soluzioni ai problemi fondamentali della società partendo dall'ascolto, dalla concertazione e dalla sintesi rappresentata dalle proposte concretamente realizzabili.
Un partito in cui i giovani siano realmente protagonisti delle decisioni. Una condizione è assolutamente prioritaria: dobbiamo lasciarci indietro personalismi e correntismi di sorta per costruire una forza che abbia l’ambizione, giustamente richiamata nel corso dell’assemblea dal Segretario Regionale Danilo Leva, di ridurre lo scarto tra i bisogni di quanti oggi vivono una condizione di estrema difficoltà e incertezza, e le possibilità per tramutarle in risposte concrete.
Il centrosinistra e il Partito Democratico in Molise devono oggi fare i conti con i gravi problemi derivanti da 11 anni di gestione incontrollata della spesa pubblica, di sprechi e inefficienze perpetrati nei settori fondamentali della vita pubblica, a partire dalla sanità che da sola copre l'80% del bilancio regionale. Per uscire dal tunnel è indispensabile un grande partito organizzato, attento e sensibile alle problematiche dei territori, che sappia individuare le soluzioni ai problemi fondamentali della società partendo dall'ascolto, dalla concertazione e dalla sintesi rappresentata dalle proposte concretamente realizzabili.
Un partito in cui i giovani siano realmente protagonisti delle decisioni. Una condizione è assolutamente prioritaria: dobbiamo lasciarci indietro personalismi e correntismi di sorta per costruire una forza che abbia l’ambizione, giustamente richiamata nel corso dell’assemblea dal Segretario Regionale Danilo Leva, di ridurre lo scarto tra i bisogni di quanti oggi vivono una condizione di estrema difficoltà e incertezza, e le possibilità per tramutarle in risposte concrete.
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