lunedì 10 giugno 2013

I black block del Paleolitico!

Il direttore regionale dei Beni Culturali del Molise Famiglietti "segnala" alla questura sindaco, consiglieri comunali, segretari di sindacati, presidenti di associazioni e di comitati, giornalisti e gente comune ed intima loro di non visitare quello che è aperto del Museo del Paleolitico!






E siccome non ho alcuna intenzione di essere creduto sulla parola, c'è il documento integrale che una funzionaria archeologa, per ordine del direttore regionale BB.CC. Famiglietti, ha consegnato al personale di sorveglianza in servizio presso l’unica sala aperta del Museo del Paleolitico di Isernia, pretendendone l’apposizione in bacheca e (non in modo indolore) la firma per presa visione.

L’ordine di servizio SHOCK è redatto a mano in stampatello su carta comune non intestata! Tutto questo in occasione della conferenza stampa indetta dallo scrivente per rendere pubblica la desolante decisione di allontanamento dal Molise presa a suo danno dal direttore regionale, in ragione delle battaglie portate avanti a difesa del Patrimonio Culturale e Pubblico. Confinato in quanto non affine al sistema, aggirando gli ostacoli in modo bieco, offensivo e falso.

UNA VERGOGNA NAZIONALE!

Ed in Molise ancora restiamo a guardare le “brillanti operazioni” di un dirigente dal mandato scaduto e dal confronto zero con tutte le forze istituzionali, politiche, sindacali e sociali! Cosa si aspetta?! Siamo la barzelletta d’Italia, cosa dobbiamo aspettare il finale tragicomico?!

Il nostro patrimonio è sì bene internazionale, ma soprattutto nostro e non possiamo permettere che sia ad uso e consumo di dirigenti venuti da fuori regione che hanno come unico obiettivo quello di fare carriera per poi fuggire altrove, uomini senza amore né passione per ciò che gli capita sul cammino e pronti a saltare sul carro più vistoso e importante che gli capita a tiro (ma su questo si sbagliano in tanti, visto l’impressionante e favoloso patrimonio archeologico, storico, etnoantropologico e non solo che abbiamo in Molise). E al direttore del Molise non difetta questa ambizione, visto che sta tentando in ogni modo di afferrare la regione Lazio. E noi ancora restiamo a guardare! Ma perché non agevolare la sua volontà (sempre che altri lo vogliano!)?!

Adesso potrei, volendo, anche analizzare il documento che si trasmette in allegato, ma sono certo che le intelligenze delle SS.LL. non mancheranno di capire l’inaudita violenza intellettuale dello scritto e delle innumerevoli contraddizioni in esso contenuto. Ovviamente resto a Vostra disposizione per tutte le delucidazioni del caso. Al presente si allegano altresì immagini della conferenza stampa dalle quali si intravede chiaramente l’atteggiamento violento dei presenti!

P.S. Nel pomeriggio del giorno 8 giugno 2013 (lo stesso della conferenza stampa tenuta la mattina alla presenza del sindaco della città di Isernia Luigi Brasiello, dei consiglieri comunali Bice Antonelli, Roberto Di Baggio, Davide Avicolli, Maria Teresa D’Achille, Linda Dall’Olio, Michele Mezzanotte-Pallotta, Andrea Galasso, del presidente della Pro Loco di Isernia Roberto Bucci dei giornalisti di RAI 3 regionale, di Telemolise, Di TLT Molise, di TVI Molise, di Molise TV, de IL Quotidiano, de Il Tempo, dei Fatti del Nuovo Molise, de Il Sannio Quotidiano ed altri telematici, del responsabile dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità Nicola Frenza, del presidente del Circolo della Zampogna Antonietta Caccia, del presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Geografia Rocco Cirino, del demologo Mauro Gioielli, del responsabile del settore cultura del Rotary di Isernia Vincenzo Di Luozzo, del segretario provinciale del SEL Giuseppe Iglieri, del presidente dell’Associazione Culturale Multietnica Tikané Assiem, del mio legale del Foro di Campobasso Fabio Albino, del segretario provinciale della CGIL Funzione Pubblica, Ivana Boccia, del segretario provinciale del sindacato FIADEL, Feliceantonio Di Schiavi, del vice sindaco del Comune di Pettoranello di Molise Antonio Rossi, del coordinatore regionale del PCL Molise, Tiziano Di Clemente, del responsabile regionale dell’Associazione Caponnetto Romano De Luca, di professionisti, cittadini, uomini e donne di cultura e degli agenti della Digos all’uopo avvisati dallo scrivente), mi sono recato con altri due miei "ospiti-manifestanti" per le verifiche del caso e mi sono accorto che, come per incanto, i cancelli erano regolarmente aperti nonostante "il cantiere" (che tale è da trent’anni!) e che siamo entrati nonostante fossimo dei "segnalati manifestanti" e di…….etc., etc.

Quando si dice, correttezza e coerenza amministrativa! L’occasione è stata comunque utile per venire a conoscenza dell’osceno ordine di servizio di cui sopra e per incrociare un nervosissimo sig. Giuseppe Lembo, presentatosi come ricercatore dell’università di Ferrara, il quale mi ha invitato a segnalare e denunciare (non capisco perché non lo faccia lui) la presenza al Museo di guide facenti capo ad una non meglio identificata società privata. Come al solito non mi tiro indietro e, pur non conoscendo niente di quest’aspetto, essendo stato esautorato da tutte le mie pregresse competenze da parte della Direzione Regionale, con la presente chiedo lumi su quest’aspetto in modo da renderlo pubblico.

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