mercoledì 22 maggio 2013

Resoconto seduta Consiliare del 21-5-2013

Si torna in aula martedì prossimo per le nomine. Chiuso il dibattito sulle linee programmatiche del Presidente Frattura.








Con la replica del Governatore, Paolo Di Laura Frattura, poco prima delle ore 15,00 di ieri, 21 maggio 2013, si sono conclusi i lavori del Consiglio Regionale del Molise, convocati dal Presidente, Vincenzo Niro, per la prosecuzione del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche dello stesso presidente Frattura, avviato mercoledì scorso, 15 maggio.

La nuova seduta, già programmata dalla conferenza dei capigruppo per martedì prossimo, 28 maggio alle ore 10,00, sarà convocata dal Presidente Niro con il relativo ordine del giorno.

Dopo le consuete comunicazioni, in apertura, del Presidente Niro (di cui riferiamo a parte), si è dato avvio alla serie degli interventi programmati, dopo quelli effettuati nella scorsa seduta dai consiglieri Ciocca, Lattanzio, Romagnuolo, Cotugno, Federico e Parpiglia.

Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di minoranza, Micone (Grande Sud): "Da una lettura del programma presentato dal Presidente, ciò che mi è venuto in evidenza non è tanto la validità e la completezza delle idee ad esso sotteso, quanto il suo carattere avulso dalla realtà economico-politica che contrassegna la nostra Regione. Le iniziative in esso ricomprese sono tutte meritevoli di attenzione, ma l’impressione che ho avuto è che esse stesse siano scollegate al contesto in cui ci troveremo ad agire. In questo momento credo che il cittadino abbia bisogno non di ascoltare favole, sicuramente piacevoli, ma di una fotografia della realtà difficile che egli stesso sta vivendo e di qualcuno che si faccia carico dei suoi problemi. Mi riferisco principalmente al problema del lavoro, vero dramma del momento e assoluta emergenza da affrontare".

E’ stata la volta, quindi, del consigliere, anch’esso di minoranza, Monaco (Costruire Democrazia): "Le linee programmatiche presentate da Frattura trovo siano abbastanza condivisibili se si tiene in considerazione che siamo di fronte ad un tratteggio e non certamente ad un disegno compiuto. Il presupposto dal quale occorre ripartire per dare veramente una svolta alla storia e alla vita di questa piccola regione è quello che risiede nel modo stesso di essere amministrazione pubblica, intesa non più come sede di potere da gestire per l’interesse di alcuni, ma come punto nevralgico pronto a recepire tutte le istanze dei cittadini e trasformarle in progetto realizzabile e realizzato, accorciando, se non azzerando, la distanza tra amministratori e cittadini, tutti partecipi dello stesso destino. Per muoversi in questa direzione bisogna fare delle scelte anche nel rapporto esistente fra l’Ente regione e le società partecipate".

Il consigliere di minoranza, Sabusco, ha puntato tutto o quasi sulla sanità: "Intanto dico al Consiglio e al Presidente che vorrei che si parlasse di futuro e non più di passato. Spero che si realizzi almeno il 10 per cento di quanto ascoltato. Lavoro, territorio, ambiente, cultura, però consentitemi  di dire  una cosa: mettete mano alla Sanità. Uno dei cinque saggi propone il taglio del personale perché siamo troppi e per riequilibrare il bilancio. Presidente ci metta Lei le mani. Lasciamo che di sanità se ne occupi questo Consiglio regionale. Siamo disposti a lavorare gratis, a dare una mano consistente, ma di sanità se ne deve occupare questo Consiglio e non altri. Non è con il taglio del personale che si risolve il problema".

Sull’argomento sanità ha fatto il suo esordio anche il consigliere di maggioranza, Totaro: "Sono in sintonia con quanto detto dal collega Sabusco. Il piano ^maledetto^ di Basso ha bisogno di un approfondimento anche in maggioranza. Sulle linee programmatiche tracciate dal Presidente il Governo regionale deve incamminarsi per promuovere strategie che portino alla Riforma del Molise. Tale importante riforma implica la messa in campo di politiche specifiche che si muovono in una duplice direzione: la prima azione da attivare è il superamento dell’attuale, drammatica e perniciosa emergenza, attraverso opportuni ed efficaci provvedimenti che tutelino e promuovono il lavoro. La seconda sfida riguarda la modernizzazione del Molise, che può essere raggiunta mettendo in atto  vere e riconoscibili riforme, quali: quella amministrativa, quelle istituzionali oltre a quella del welfare".

Abbastanza consistente l’intervento del consigliere di minoranza, Fusco Perrella: "Paradossalmente leggendo attentamente le linee programmatiche del Presidente ho reputato di trovarmi d’accordo con esse in diversi punti. E questo perché non ho potuto fare a meno di notare come vi fossero integralmente proposti, come originali e nuovi, temi, argomenti ed obiettivi che costituiscono, invece, i pilastri e le azioni della cosiddetta Agenda Europa 2020. Io rispondo, semplicemente, che le rivoluzioni e i programmi rivoluzionari, sia pur grandi e nobili, sono comunque destinati a non poter essere realizzati se non sanno parlare il linguaggio di quelli che dovrebbero essere ad un tempo protagonisti (parola chiave del Presidente Frattura) e destinatari, e se non sanno affrontare i loro bisogni, offrire soluzioni credibili, quantomeno prospettarle, dando segni concreti di raggiungibilità degli obiettivi".

Il presidente Niro ha poi dato la parola al consigliere di maggioranza, Di Nunzio, che nelle premesse, ha riservato i colpi migliori: "Il nostro benessere, il nostro futuro sono strettamente dipendenti dalla qualità dell’ambiente in cui viviamo. E’ facile quindi poter affermare che un buon ambiente è quello che garantisce le migliori condizioni per la vita umana e non solo. Questa concezione deriva da una cultura che riconosce la centralità dell’uomo rispetto all’universo, e richiede che la libertà connessa con questa posizione venga esercitata con grande sensi di responsabilità. In questo quadro va quindi confermata la stretta connessione tra libertà e responsabilità. L’una non esiste senza l’altra. Definire una politica generale per l’ambiente, alla luce di quanto innanzi è tutt’altro che complicato: poiché come ambiente identifichiamo il complesso dei rapporti tra l’uomo e la realtà nella quale vive. Da questi rapporti dipende la stessa vita dell’uomo per la qualità e per la stessa durata ed esistenza. L’uomo non può non essere il fine ultimo dell’attività politica ed amministrativa ed allora la politica per l’ambiente non può non essere premessa necessaria ad ogni azione di programmazione ed attuazione".

Il vice presidente della Giunta, Petraroia, anticipando il Presidente Frattura, si è soffermato su qualche aspetto, attinente in maniera particolare il lavoro e le varie criticità occupazionali che ci sono in Regione: “Raccolgo solo qualche spunto, poi sarà il Presidente a rispondere in maniera dettagliata alle problematiche sollevate. Credo che il ruolo del Consiglio è fondamentale ed è per questo che abbiamo immaginato un raccordo tra Giunta e Consiglio stesso. Sono convinto ad esempio del contributo del Consiglio per quel che concerne l’ottimizzazione del personale regionale. C’è la necessità di avere un numero ridotto di dirigenti per una Regione che ha 800 dipendenti. Occorrono migliori relazioni con  Roma e occorre investire sulla formazione del personale. In Molise ci sono 12.500 lavoratori ad oggi che utilizzano gli ammortizzatori sociali. Fino a fine anno servono altri 27 milioni di euro per assicurare gli ammortizzatori in deroga, 3 servono solo per la GAM. Sento il dovere di ringraziare il sottosegretario Sabrina De Camillis per il suo impegno in tale direzione.  Se non arrivano i fondi i servizi sociali si fermeranno il prossimo 30 giugno (per noi occorrono 2 milioni e mezzo). Poi dobbiamo fare il piano regionale. Per la scuola c’è da dire che da 4 anni non c’è un piano di dimensionamento scolastico. Abbiamo davanti a noi una situazione emergenziale difficile. La sfida è quella di concentrarsi pienamente in quello che c’è da fare".

Con la rinuncia all’intervento da parte del consigliere Cristiano Di Pietro  ("vista l’ora") ha preso la parola, per ultimo, il Presidente Frattura che ha replicato a tutti, toccando tutte le tematiche che minoranza e maggioranza hanno portato alla luce. "Farò di tutto per non essere polemico – ha esordito il Presidente -. Mi sarei aspettato, però, interventi sui contenuti, sulle proposte, suggerimenti, integrazioni alle mie linee. Così non è stato, per cui darò solo dei dati. Il metodo è cambiato. Gli indicatori di cui facciamo riferimento non sono stati mai presi a riferimento in passato. Dobbiamo dare a tutti i  molisani la possibilità di sapere come spendiamo i loro soldi, che devono tornare a loro beneficio". Il Presidente Frattura ha parlato a 360 gradi, abbracciando un po’ tutto.

"La Sanità? Non autorizzerò mai il taglio riferito al personale. Quel piano operativo non porterà la mia firma. La pari dignità va assicurata a tutti i 136 comuni. L’autostrada? Non mi renderò responsabile di 30 milioni di euro che dovremo riconoscere al promotore se non si realizzasse. L’alta velocità? E’ con i collegamenti con Napoli e Roma che si realizza l’alta velocità. L’Aereoporto? Non ci sono i presupposti finanziari per tenere in piedi una simile struttura. L’Ambiente? Pensavo di essere stato esaustivo, ma così, evidentemente non è stato. Per l’eolico ci sarà una nuova programmazione che parte dall’analisi del territorio. Il conflitto di interessi? Sarò il primo a firmare una proposta di legge che la minoranza farà. Non accetto calunnie. Se ci sarà una virgola sul mio conflitto di interesse sono d’accordo a riconoscere l’errore e pronto alle dimissioni.

La macroregione? Non mi appassiona se dobbiamo decretare la chiusura amministrativa del Molise. Ci siamo candidati per tenere in piedi il Molise, non per chiuderlo. La vendita delle sedi di Roma e Bruxelles? Sono entrambe pignorate per non aver onorato i debiti. La legge sull’editoria? Rimane un atto  confermato, così come avevamo preso impegno. La cittadella della salute? La sanità è pubblica e rimarrà pubblica, anche se non siamo contro l’integrazione pubblico-privato. La ricostruzione? Sono senza parole. Solo sulla verità si costruisce, anche se su posizioni diverse. La sede di Campobasso? Dati alla mano, paghiamo 2 milioni di euro l’anno di affitti. Ci sarà un bando di 'leasing in costruendo' in area di Selva Piana".

Terminata la replica del Presidente Frattura, il Presidente Niro ha chiuso la seduta dando appuntamento a martedi 28 maggio, alle ore 10,00.

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