mercoledì 20 marzo 2013

Riccia tra scambio con Paesi europei e San Giuseppe

Fanelli: "Crescita, cultura e tradizione".










"Favorire gli scambi sociali e culturali e la mobilità internazionale: sono gli obiettivi del nostro gemellaggio che abbiamo attivato con scuole di alcuni Paesi europei. Si tratta di una crescita personale in un’ottica di apprendimento continuo per gli studenti, che in questo modo alimentano la loro cittadinanza attiva europea e riescono a migliorare anche le loro abilità culturali, linguistiche e sociali".

Lo afferma con soddisfazione il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli, in merito al progetto scolastico di partenariato multiculturale (programma europeo Comenius) avviato dalla scuola di Riccia Istituto Professionale per l’Agricoltura, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sei i Paesi coinvolti: Francia, Spagna, Turchia, Romania e Grecia, oltre naturalmente all’Italia. Le famiglie riccesi ospiteranno tutti i ragazzi che sono già arrivati in Molise.

"Siamo felici – ha aggiunto il sindaco - di questa accoglienza festosa e calorosa. Un ringraziamento particolare lo rivolgo alla professoressa Pina Fanelli. Si racconta, fra l’altro, che la festa di San Giuseppe sia nata proprio con i francescani. La parabola della società che nel momento di crisi trova la strada nel futuro della solidarietà verso i poveri... E il messaggio rilanciato da Papa Francesco qui vive in una tradizione centenaria".

Il tutto in un innovativo mix di cultura, solidarietà, tradizione e festa. Il progetto multiculturale, infatti, si innesca e si intreccia proprio con l’amata festa di San Giuseppe di Riccia. Un evento rappresentato da un viavai di donne indaffarate che si spostano tra le diverse abitazioni di parenti e vicine di casa, e che aiutano e intervengono attivamente nella preparazione di una tradizione della quale, più delle altre, si avverte l'approssimarsi nei profumi che si diffondono dalle cucine nella preparazione del famoso 'calzone'.

Peraltro, va sottolineato il virtuosismo economico innescato dal regolamento di produzione, cioè dalla tutela più intensa applicata alla produzione dolce detto 'cavezone' (calzone), con uno scopo ben preciso: conservare l’identità anche culturale della comunità, atteso che dietro la preparazione di questo dolce si celano precisi valori quali l’altruismo ed il senso di solidarietà.

I produttori locali hanno infatti prestato il consenso all’effettuazione di severi e rigorosi controlli sulle modalità di preparazione del dolce suddetto, superati i quali il loro prodotto viene ufficialmente riconosciuto come 'calzone' di San Giuseppe di Riccia a Denominazione Comunale di Origine (De.Co.), logo che è assegnato a coloro che ne facciano apposita richiesta dietro presentazione di autocertificazione e di dichiarazione attestante di essere in regola con il Regolamento istitutivo della De.Co.

Tutto ciò ha consentito di preservare la ricetta della tradizione e la qualità di produzione, dando un impulso sia agli artigiani locali che agli agricoltori che forniscono molte materie prime.

Per quanto riguarda il gemellaggio culturale, la carovana che include 40 persone tra studenti e insegnanti ha visitato il museo. Ieri, alle ore 10, c’è stato l’incontro e il saluto con il sindaco di Ricca, Micaela Fanelli, e successivamente un giro turistico nella cittadina, mentre nel pomeriggio un incontro a scuola. Oggi, invece, la visita al pastificio Colavita, mentre per giovedì è organizzato un viaggio a Napoli.

Tuttavia, il progetto prevede anche i viaggi all’estero: i ragazzi infatti a maggio saranno in Romania e a settembre in Grecia, ma sono in programma anche altri viaggi di scambio culturale.

"Si tratta di un progetto – ha affermato con soddisfazione l’assessore alle Politiche sociali, Mariapina Vassalotti - che rappresenta un importante investimento per i ragazzi. E’ un’esperienza di vita fortemente educativa, con l’eccellente possibilità di confrontarsi con culture diverse e sperimentare ulteriori stili di vita. Inoltre, consente di fare esperienze altamente formative, di conoscere altre lingue, e stringere nuove amicizie".

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