giovedì 21 marzo 2013

Il Presidente di Confcommercio scrive al governatore Paolo Di Laura Frattura

Spina: "Per un nuovo sviluppo del Molise occorre un unico assessorato al lavoro, alla formazione e alle attività produttive".











Il Presidente di Confcommercio scrive al governatore Paolo Di Laura Frattura per chiedere una scelta unitaria su settori strategici e strettamente interconnessi.

In vista del varo della nuova Giunta regionale, il Presidente della Confcommercio Paolo Spina ha scritto al nuovo Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, per chiedergli di raggruppare in un unico assessorato le deleghe del lavoro, della formazione professionale e delle attività produttive, al fine di generare nuova crescita per le imprese ed aiutarle ad affrontare la crisi.

"Auspichiamo che nella composizione e strutturazione del nuovo Esecutivo, Lei tenga conto dell'opportunità di raggruppare in un unico assessorato le deleghe in settori e materie strettamente interconnessi e richiedenti, per riaccendere realmente la macchina dello sviluppo, un 'soggetto attuatore' che dia vita a percorsi coerenti, tenendo sempre a mente un quadro unitario delle complesse situazioni che possono influire – in positivo e in negativo - sulla crescita dei vari comparti", questa la motivazione espressa da Spina a supporto della proposta di Confcommercio.

"Siamo certi infatti che una organizzazione unitaria assicurerebbe la giusta integrazione e armonizzazione tra le politiche dei tre settori, consentendo poi quella rapidità non solo in senso decisionale, ma anche, a seguire, in senso operativo, necessaria a dare concretezza a scelte che, in questo periodo di recessione, debbono essere incisive ma al contempo veloci. La perdita di tempo prezioso e la dispersione di energie tra i gangli della burocrazia e del pensiero non univoco, potrebbe avere infatti ricadute altamente negative sulla possibilità di alcune imprese di superare il difficile momento", continua Spina.

"Le associazioni come Confcommercio e i loro iscritti, da parte loro, hanno bisogno di un interlocutore unico, affidabile, coerente, che possa dare ascolto ai suggerimenti che possono arrivargli direttamente dal mondo produttivo e trasformarli, auspicabilmente, in politiche mirate per generare nuova crescita e nuovo benessere", così il presidente di Confcommercio rafforza la tesi portata avanti.

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