giovedì 28 marzo 2013

Il Molise demolito da giudizi negativi deve reagire subito !

Riceviamo e pubblichiamo articolo di un nostro lettore.









Mi dispiace moltissimo aver letto un articolo negativo, scritto alla fine 2012 da un quotidiano nazionale, contro la nostra Regione ed i suoi abitanti. Desidero riportare alcuni passi non in maniera integrale, per non incorrere in plagio.

"I dati economici e sociali del Molise mostrano un'economia stagnante con una bassa partecipazione alla forza lavoro, le donne hanno un ruolo secondario e moltissimo è tenuto a galla dalla spesa pubblica. I debiti delle amministrazioni pubbliche sono aumentati a vista d’occhio.

La natura clientelare di questa massa di denaro pubblico è evidenziata dalla concentrazione della spesa nel settore sanitario (di cui è nota la mala gestione legata a clan familiari generati dalla politica) e dalla scarsità di investimenti. Le poche imprese private hanno redditività prossima allo zero.

Pertanto anche queste mostrano livelli di indebitamento in quasi costante crescita, anche perché il settore bancario pratica tassi sproporzionatamente alti rispetto al costo della provvista. Il settore tessile e dell’abbigliamento un tempo molto florido è quasi alla frutta . Resiste solo un po’ di  turismo e Il settore del FOOD Tipico Molisano.

In conclusione una società incagliata in una situazione insostenibile di assistenzialismo, bassa produttività, asfissia imprenditoriale e, in definitiva, di generalizzato declino". Dopo aver letto l’articolo suddetto, di cui ho riportato solo alcuni spunti, per un attimo mi è preso un senso di sconforto, ma subito dopo pochi istanti ho pensato che questi commenti si rifacevano a dati relativi agli ultimi 7/8 anni e se pur non positivi si riferivano ad un passato anche se recente.

Certamente l’anno 2013 è iniziato molto male ed anche peggio per la maggioranza dei cittadini, ma anche del resto della Nazione, però se tutti continuassero a lamentarsi senza fare nulla allora il futuro sarebbe ancora più nero. 

Essere ottimisti e non perdere mai la speranza ci è stato ricordato da Papa Francesco, ergo, siccome reputo i molisani un popolo fiero delle proprie Origini e soprattutto pronto a rimboccarsi le maniche, occorre seguire il suggerimento Papale e nel contempo finirla di pensare solo a se stessi, ai propri familiari e ai pochi sostenitori di turno.

Bisogna iniziare invece a pensare ed a lavorare insieme a tutti gli altri abitanti del proprio paese e dell’intera Regione, impegnandosi in tutti i settori economici e politici per sviluppare lavoro e benessere per tutti, soprattutto perché la nostra regione ha tutto per rinascere.

Le occasioni per iniziare un riscatto ed una risalita arrivano sempre, però vanno ponderate e conquistate dopo aver ragionato bene sulle scelte che devono essere fatte. Seguire l’onda che porta a percorrere le solite strade che hanno prodotto gravi danni, significherebbe dare adito agli altri di considerare i molisani persone poco attente e staccate dalla realtà vera che ci circonda ed allora l’antico detto "Chi è causa del Suo male, pianga se stesso" tornerebbe di sicura attualità.
  

Giovanni Venuto

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