giovedì 21 marzo 2013

Al Molise serve coesione e unità, non l'Oracolo di Delfi

Collegialità, coesione e impegno per il Molise. Il Molise barcolla sotto i colpi di un indebitamento pauroso che ha svuotato le casse regionali, dissestato il sistema sanitario, chiusi i cantieri e condannato ad una lenta agonia il sistema delle piccole imprese, l’agricoltura, il commercio, l’artigianato e l’edilizia. 








L’Università non regge i costi del riordino della riforma Gelmini, il tasso di disoccupazione per donne e giovani ci pone ai vertici delle statistiche nazionali, il Cardarelli è stato smantellato, le scuole di specializzazione post-laurea di medicina non sono mai partite, a fatica si tenta di salvare la campagna saccarifera 2013 e privi di strumenti si proverà a evitare l’annunciato tracollo della Solagrital. Occorrono almeno altri 15 milioni di euro per garantire il pagamento della cassa integrazione in deroga e servono con urgenza fondi per milioni di euro per finanziare i Piani Sociali di Zona e gli interventi di sostegno in favore delle famiglie in difficoltà che sopportano disagi terribili.

Le speranze portate dal cambiamento primaverile restano prigioniere dei gravi errori del passato come un morto che afferra il vivo e gli impedisce di camminare con fiducia. Il Piano Sanitario 2013-2015 che svuota il sistema pubblico in favore dei privati, l’affidamento della gara nel trasporto su gomma per i prossimi 6 anni che merita una verifica, i ritardi nella ricostruzione post-sisma che frena l’impiego dei 346 milioni della Delibera CIPE per via di una pessima legge istitutiva dell’Agenzia di Protezione Civile e la pletora di nomine, enti, delibere di spesa e provvedimenti stravaganti, pregiudicheranno e condizioneranno pesantemente l’avvio dell’XI° Legislatura Regionale.

Se il Molise vorrà uscire dalla palude in cui è stato condotto da 12 anni di governo del centrodestra, dovrà ritrovare le ragioni di un impegno istituzionale unitario, che chiami l’intero partenariato, le migliori energie professionali e l’intero Consiglio Regionale a lavorare con concretezza sulle emergenze aperte e su vertenze drammatiche.  E’ illusorio pensare in un contesto in cui il Governo ha impugnato il Bilancio 2011 contestando residui attivi sovrastimati per centinaia di milioni di euro che una Giunta di 4 assessori possa risolvere problemi immani con le casse vuote.

Le forze politiche si concentrino su questi temi e lascino alla baldanza degli studenti del Liceo Classico di Campobasso in gita scolastica in Grecia che questa mattina visitando DELFI interpelleranno il mitico Oracolo di quel luogo sui futuri assetti istituzionali del Molise. Nessun amministratore singolarmente potrà agire con efficacia se non si inserisce in un disegno organico unitario, collegiale e condiviso. Ai molisani serve il Noi, un messaggio d’insieme e una coesione istituzionale più che rivendicazioni individuali.

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