martedì 20 novembre 2012

Emergenza neve e riconoscimento delle spese sostenute, Di Pietro interroga Monti sui ritardi accumulati nei pagamenti

"È notizia di questi giorni che il Presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Molise, Pompilio Sciulli, ha dichiarato che "le ditte che hanno effettuato i lavori di sgombero neve, ad oggi non hanno ricevuto il compenso per il lavoro legittimamente prestato" e "le stesse ditte non manifestano la propria disponibilità per la stagione invernale ormai alle porte, con tutte le conseguenze del caso".



Sempre attraverso organi di stampa locale, il Presidente dell’Anci Molise ha chiesto che "la regione stanzi le risorse per pagare lo sgombro neve di Febbraio 2012 dal momento che i comuni hanno posto in essere tutte le iniziative necessarie per garantire sicurezza ai cittadini, anche in considerazione del decreto del presidente della giunta regionale".

È a partire da questo presupposto che il presidente dell’Italia dei Valori, on. Antonio Di Pietro ha presentato un’interrogazione a Monti al fine di sapere se la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia deciso definitivamente in merito all’emanazione di specifici provvedimenti  per il riconoscimento delle spese sostenute durante l’emergenza neve di febbraio 2012 e quando il governo intenda effettuare i pagamenti, visti i ritardi ormai accumulatisi.

Vale la pena ricordare che, proprio a seguito delle copiose e persistenti nevicate dello scorso febbraio, il presidente della Regione Molise, con decreto n. 22 del 3/ 02 / 2012 dichiarava lo stato di emergenza su tutto il territorio regionale autorizzando i sindaci a porre in essere le iniziative necessarie al superamento dell’emergenza neve anche ricorrendo in via straordinaria a soggetti privati con oneri a carico della Regione Molise.

Al fine di far fronte a tale situazione, che ha riguardato anche altre regioni italiane, in data 8 febbraio 2012, un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, disponeva anche il coinvolgimento delle componenti delle strutture operative del servizio nazionale di Protezione civile che,  nel coordinamento degli interventi su tutto il territorio nazionale autorizzava le Regioni al reperimento di beni, mezzi e materiali pubblici e privati necessari, anche attraverso i sindaci o i centri di coordinamento e soccorso istituiti a livello provinciale.

Nella determinazione del direttore generale dell’Agenzia regionale di Protezione Civile n.12 del 12 giugno 2012, si ravvisava "la necessità nelle more della decisione finale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in ordine all’emanazione di specifici provvedimenti per il riconoscimento delle spese sostenute per l’emergenza neve di febbraio 2012, di mettere a disposizione  le risorse finanziarie  a copertura di almeno una parte di spese vive quali carburante per gli automezzi utilizzati per l’emergenza anche privati, approvvigionamento sale, oneri per l’utilizzo di personale spalaneve, sostenute dalle Amministrazioni Comunali a seguito degli eventi calamitosi di cui sopra, nella misura massima di 2.000.000 di euro".

Avendo appreso dalla stampa  - come si legge nel testo - che la Commissione per il fondo di solidarietà dell’Unione Europea ha negato la richiesta danni avanzata da 11 regioni italiane, fra cui anche il Molise, per la mancata presentazione di prove sufficienti a dimostrare che il danno è durevole, cioè ha effetti superiori a un anno,  il leader IdV nella sua interrogazione  ha anche chiesto di conoscere l’ammontare preciso dei fondi richiesti dai comuni e di sapere  se sia stato creato o meno  un Fondo regionale per far fronte all’emergenza.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione:



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Di Pietro. – Al Presidente del Consiglio dei ministri – Per sapere – premesso che:

nel mese di febbraio 2012, il Molise è stato investito da persistenti precipitazioni a carattere nevoso che hanno di fatto paralizzato la regione con grave pericolo per l’incolumità dei residenti;

il Presidente della Regione Molise, con decreto n.22 del 3 febbraio 2012 ha dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio regionale fino al 12 febbraio 2012 e ha autorizzato i sindaci a porre in essere le iniziative necessarie al superamento dell’emergenza neve anche ricorrendo in via straordinaria a soggetti privati con oneri a carico della Regione Molise;

per far fronte alle nevicate di eccezionale intensità che hanno riguardato la maggior parte del territorio nazionale, in data 8 febbraio 2012, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, veniva disposto il coinvolgimento delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile;

dalla lettura del sopracitato decreto si apprende che: " … il Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri assicura il coordinamento degli interventi e di tutte le iniziative per fronteggiare la situazione emergenziale, nonché l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio nazionale interessato dalle eccezionali avversità atmosferiche per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché di ogni misura idonea per la salvaguardia delle vite umane, allo scopo autorizzando le Regioni al reperimento di beni, mezzi e materiali pubblici e privati necessari, anche attraverso i sindaci, ovvero attraverso i centri di coordinamento e soccorso, istituiti a livello provinciale";

da notizie a mezzo stampa, si apprende che la Commissione per il fondo di solidarietà dell’Unione Europea ha negato la richiesta danni avanzata da 11 regioni italiane, fra cui il Molise in quanto "l’Italia non ha presentato prove sufficienti a dimostrare che il danno è durevole, cioè ha effetti superiori a un anno";

nella determinazione del direttore generale dell’Agenzia regionale di Protezione Civile n.12 del 12 giugno 2012, si ravvisava "la necessità nelle more della decisione finale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in ordine all’emanazione di specifici provvedimenti per il riconoscimento delle spese sostenute per l’emergenza neve di febbraio 2012, di mettere a disposizione  le risorse finanziarie  a copertura di almeno una parte di spese vive quali carburante per gli automezzi utilizzati per l’emergenza anche privati, approvvigionamento sale, oneri per l’utilizzo di personale spalaneve, sostenute dalle Amministrazioni Comunali a seguito degli eventi calamitosi di cui sopra, nella misura massima di 2.000.000 euro";

è notizia di questi giorni che il Presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Molise, Pompilio Sciulli, ha dichiarato che "le ditte che hanno effettuato i lavori di sgombero neve, ad oggi non hanno ricevuto il compenso per il lavoro legittimamente prestato" e "le stesse ditte non manifestano la propria disponibilità per la stagione invernale ormai alle porte, con tutte le conseguenze del caso"; sempre attraverso organi di stampa locale, il Presidente dell’Anci Molise ha chiesto che "la regione stanzi le risorse per pagare lo sgombro neve di Febbraio 2012" dal momento che "i comuni hanno posto in essere tutte le iniziative necessarie per garantire sicurezza ai cittadini, anche in considerazione del decreto del presidente della giunta regionale" -:

a quanto ammontino i fondi richiesti dai comuni per superare l’emergenza neve del mese di febbraio 2012;

se la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia deciso definitivamente in merito all’emanazione di specifici provvedimenti  per il riconoscimento delle spese sostenute durante l’emergenza neve di febbraio 2012;

se sia stato creato un Fondo regionale per far fronte all’emergenza e a quanto ammonti la cifra stanziata;

quando intenda far fronte ai pagamenti visti i ritardi ormai accumulatisi.

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