Si è tenuta ieri a Campobasso la riunione della Conferenza regionale delle Autonomie Locali, alla presenza del Presidente Iorio, a capo dell’organismo, dell’Assessore regionale agli Enti Locali Antonio Chieffo, dei Presidenti delle due Province molisane, degli altri componenti rappresentativi di Anci, Uncem, Upi e di alcuni sindaci, tra cui il Commissario del Comune di Isernia Annunziato Vardé.
Al centro del dibattito, le ipotesi di riordino delle due Province, in attuazione di quanto disposto dalla legge sulla Spending Review.
Dopo l’introduzione dell’Assessore Chieffo, Luigi Mazzuto, in qualità di Presidente della Provincia di Isernia colpita dai rigori del provvedimento governativo, ha in via preliminare sollevato rilievi di incostituzionalità con riferimento alla procedura di riordino delle Province previste dall’art. 17 del DL 95/12, laddove rimette ai Cal e alle Regioni il compito di formulare proposte piuttosto che lasciare l’iniziativa ai Comuni, così come invece previsto dall’art. 133 della Costituzione.
"Il provvedimento governativo – ha dichiarato il Presidente Mazzuto – sembra non tenere in alcuna considerazione la specificità dei singoli territori e finisce, in definitiva, per applicare una disciplina "uguale" a situazioni "diseguali", ignorando che in alcune Regioni, come appunto in Molise, la soppressione di una Provincia determina la coincidenza dell’intero territorio regionale con quello dell’unica Provincia sopravvivente. Sotto questo profilo pertanto il provvedimento Monti si dimostra irragionevole.
A tal proposito – ha continuato il Presidente – stiamo correndo il rischio di vederci cancellata anche la Regione, giacché la permanenza della stessa come livello istituzionale potrebbe essere messa in discussione, vedendo ridotto il proprio territorio ad un’unica Provincia.
Sulla base di queste considerazioni, il Presidente Mazzuto ha così formulato alla Conferenza l’ipotesi di riordino consistente "nella conferma delle due Province, quella di Campobasso ed Isernia, in deroga ai parametri dettati dai recenti provvedimenti legislativi in materia".
È quindi seguita un’ampia ed articolata discussione. Il Presidente Iorio ha dapprima confermato il ricorso alla Corte Costituzionale e in seguito ha arricchito le motivazioni alla base della proposta Mazzuto, con particolare riferimento ad ipotesi di razionalizzazione relativa ad Enti sub regionali e alle Comunità montane, unitamente ad eventuali deleghe da parte della Regione alle Province, al fine di potenziarne funzioni e competenze.
Quanto formulato dal Presidente Mazzuto è stato infine ampiamente condiviso dai presenti ed è stato nominato pertanto un organismo tecnico all’interno del Cal, al quale spetterà il compito di disporre un apposito documento con riferimento sia ai profili socio-economici sia politici a supporto della ipotesi di riordino elaborata dal Presidente della Provincia di Isernia che verrà poi sottoposta all’esame del Consiglio Regionale.
Dopo l’introduzione dell’Assessore Chieffo, Luigi Mazzuto, in qualità di Presidente della Provincia di Isernia colpita dai rigori del provvedimento governativo, ha in via preliminare sollevato rilievi di incostituzionalità con riferimento alla procedura di riordino delle Province previste dall’art. 17 del DL 95/12, laddove rimette ai Cal e alle Regioni il compito di formulare proposte piuttosto che lasciare l’iniziativa ai Comuni, così come invece previsto dall’art. 133 della Costituzione.
"Il provvedimento governativo – ha dichiarato il Presidente Mazzuto – sembra non tenere in alcuna considerazione la specificità dei singoli territori e finisce, in definitiva, per applicare una disciplina "uguale" a situazioni "diseguali", ignorando che in alcune Regioni, come appunto in Molise, la soppressione di una Provincia determina la coincidenza dell’intero territorio regionale con quello dell’unica Provincia sopravvivente. Sotto questo profilo pertanto il provvedimento Monti si dimostra irragionevole.
A tal proposito – ha continuato il Presidente – stiamo correndo il rischio di vederci cancellata anche la Regione, giacché la permanenza della stessa come livello istituzionale potrebbe essere messa in discussione, vedendo ridotto il proprio territorio ad un’unica Provincia.
Sulla base di queste considerazioni, il Presidente Mazzuto ha così formulato alla Conferenza l’ipotesi di riordino consistente "nella conferma delle due Province, quella di Campobasso ed Isernia, in deroga ai parametri dettati dai recenti provvedimenti legislativi in materia".
È quindi seguita un’ampia ed articolata discussione. Il Presidente Iorio ha dapprima confermato il ricorso alla Corte Costituzionale e in seguito ha arricchito le motivazioni alla base della proposta Mazzuto, con particolare riferimento ad ipotesi di razionalizzazione relativa ad Enti sub regionali e alle Comunità montane, unitamente ad eventuali deleghe da parte della Regione alle Province, al fine di potenziarne funzioni e competenze.
Quanto formulato dal Presidente Mazzuto è stato infine ampiamente condiviso dai presenti ed è stato nominato pertanto un organismo tecnico all’interno del Cal, al quale spetterà il compito di disporre un apposito documento con riferimento sia ai profili socio-economici sia politici a supporto della ipotesi di riordino elaborata dal Presidente della Provincia di Isernia che verrà poi sottoposta all’esame del Consiglio Regionale.
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