sabato 22 settembre 2012

Famiglia Cancelliere: Perché nessuno si è preoccupato di tutelare la vita di Stefania?

Dopo solo un mese dal brutale assassinio di Stefania Cancelliere, Roberto Colombo è stato trasferito in una "clinica privata" perché avvocati e giudici sono preoccupati per la sua salute. Perché nessuno si è preoccupato di tutelare la vita di Stefania, che da circa un anno aveva denunciato il suo futuro assassino?








Perché il magistrato non ha disposto una perizia sulle condizioni di salute dell’assassino, ma ha ritenuto sufficiente – nonostante la gravità del fatto - la sola documentazione medica proveniente dalla difesa dell’assassino stesso?

Perché non è stato possibile curarlo presso la stessa struttura carceraria? Perché tanta fretta, perché tanto riserbo? Adesso che l’assassino sta meglio, come ha dichiarato il suo legale, perché non ritorna in carcere?

Non vogliamo credere che "denari e amicizia rompono le braccia alla giustizia", almeno in questo caso. Vogliamo continuare a credere – nonostante tutto - in una giustizia uguale per tutti.

Infine, l’assassino ha dichiarato di voler "ampiamente" risarcire i famigliari: premesso che ci induce ripugnanza sia l’avverbio adoperato sia l’idea di un accordo risarcitorio con il dott. Colombo, siamo certi che non è il senso di colpa che lo muove, ma la speranza di un’attenuante per uno sconto di pena. Al dolore si somma l’indignazione

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