sabato 7 luglio 2012

Tagliate anche le briciole alle testate locali

Il premier Monti ha deciso di tagliare anche le briciole. E sì perché quella modestissima boccata di ossigeno rappresentata dalle pubblicazioni obbligatorie sulla stampa nazionale e locale in particolare, relativa ai bandi è diventata facoltativa. 






Pertanto grazie al governo Monti si è sancito l’addio alla pubblicità legale con l'estratto dei bandi di gara sui giornali in virtù della del secondo decreto sui tagli alla spesa pubblica (la cosiddetta spending review, con un primo decreto già in sede di conversione in Parlamento). Lo schema di decreto punta a sopprimere il secondo periodo dell'articolo 66, comma 7 del Codice (Dlgs 163/2006) che impone la pubblicazione dei bandi «per estratto su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si eseguono i contratti».

Una decisione che, se confermata dal Parlamento, oltre ad un danno economico per editori e di riflesso per le casse legate all’informazione, pone limiti e una seria riflessione sulla trasparenza. Rendere obbligatoria una pubblicazione su di un appalto pubblico, vuol dire aprire le porte alla piena consapevolezza della liceità, dell’onestà, che si concretizzano nella correttezza istituzionale. Pur comprendendo che ormai i siti istituzionali degli enti rendono legalmente sostituita la forma esterna di pubblicazione degli atti, pur comprendendo che gli albi pretori sono on line e quindi alla mercé di una grande fetta di utenti, io ritengo che la pubblicità legale dei bandi, degli appalti… sulle testate rappresenti un servizio essenziale ed una sana abitudine per coloro che trovano nei giornali quotidiani e periodici, un motivo in più per acquistarli e conservarli. Stesso vale per radio e tv che offrono un servizio essenziale diffondendo notizie su band di gara, concorsi e pubblicazioni su appalti e aste. Per questo chiedo ai parlamentari molisani di presentare un emendamento per abrogarne la decisione.


                                                                                                                   Dott. Vincenzo Cimino 
             
                                                                                                                   Segretario Comm. Giuridica

                                                                                                                   Ordine Nazionale Giornalisti

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