giovedì 19 luglio 2012

Prima riunione del comitato per la difesa della Provincia di Isernia

Si è riunito nella sala giunta del palazzo della Provincia di Isernia il Comitato per la Difesa della Storia, della Cultura, dei Confini e dell’Autonomia della Provincia di Isernia e della Regione Molise per illustrare alla stampa e ai cittadini le azioni in programma.






Il presidente del Comitato Emilio Izzo ha annunciato la manifestazione di piazza che si terrà lunedì 23 luglio p.v., a partire dalle ore 19.00 in p.zza della Repubblica ad Isernia (in caso di pioggia la manifestazione si terrà nell’Auditorium della Provincia).

“Tutti sono invitati a partecipare, – ha dichiarato Izzo – cittadini, rappresentanti istituzionali, sindacati, forze dell’ordine e associazioni. In quell’occasione chiunque potrà aderire al Comitato e potrà partecipare attivamente, con un proprio intervento alla manifestazione”. Non ancora fissata la data dell’azione di protesta successiva che vedrà gli isernini marciare su Roma: “Come avvenne quarant’anni fa, – ha continuato Emilio Izzo – ci muoveremo alla volta della capitale, per manifestare davanti ai palazzi del potere a bordo di auto targate con una targa di cartone contrassegnata dalla sigla ‘IS’. 

Nel 1970 la carovana di auto non riuscì a raggiungere Roma, al casello autostradale di San Vittore la manifestazione fu bloccata dalle forze dell’ordine. Questa volta, dobbiamo portare a compimento l’azione di protesta. Annuncio ufficialmente che il giorno in cui sarà definita la chiusura di questo Ente, io sarà il primo ad occupare questa sede e a difenderla fisicamente nella sua autonomia, valicando sigilli e chiusure”.

Il prof. Giambattista Faralli, personaggio di cultura caro agli isernini, nonché attivista nella lotta per l’istituzione della Provincia ha rilanciato: “Occorre trasformare il Comitato da ‘promotore’ a ‘Comitato d’azione’, per emulare quanto è stato fatto negli anni sessanta e settanta per ottenere il riconoscimento di questa Istituzione: all’epoca si occuparono i binari, ostacolando il transito dei treni, si bloccarono i pullman di linea, si creava scompiglio tale da richiamare l’attenzione dei politici e delle istituzioni. È stata un’azione efficace che ci ha premiato, perché non ripetersi allora e provare a difendere le ragioni di questo territorio con tutte le nostre forze?”

Una provocazione forte, quella lanciata dal Prof. Faralli, seguita dalle altrettanto dure dichiarazioni del Presidente della Camera di Commercio di Isernia Luigi Brasiello: “Da fonti confidenziali romane, ho appreso che si comincia dalla Provincia di Isernia, ma il vero intento del Governo sarà quello di arrivare ad eliminare la Regione Molise. Un primo tassello, dunque, al quale seguiranno una serie di altre chiusure che cancelleranno totalmente la nostra autonomia politica regionale”.

Il Presidente del Consiglio provinciale Lauro Cicchino ha dichiarato: “Nella serata di ieri (mercoledì 18 luglio u.s.) l’emendamento al decreto 95/2012 sull'impossibilità di tagliare una Provincia nelle regioni a statuto ordinario aventi soltanto due Province, è passato in Commissione e nella giornata di oggi sarà illustrato in Senato. L’emendamento, proposto dai senatori molisani Di Giacomo e Astore, è stato sottoscritto anche dai senatori di Basilicata e Umbria, regioni nelle quali già si registrano mobilitazioni di massa e con le quali d’ora in avanti dialogheremo per intraprendere azioni politiche comuni. 

Inoltre, – ha continuato Cicchino – voglio sottolineare come da rilevamento effettuato dalle Unione delle Province Italiane, gli Enti provinciali sono gli unici che, dal 2008 al 2011, hanno contratto la spesa corrente di - 6.40% a fronte di un aumento registrato per Regioni (2%) e Comuni (8%), mentre lo Stato ha tagliato la spesa di - 1.97%. Sulle manovre previste nella spending review per il 2012 su 4,5 miliardi di euro di tagli 2,3 miliardi (pari al 72 %) interessano Regioni ed Enti locali, e per il 2013 su 10,5 miliardi di euro di tagli 5,8 miliardi interessano Regioni ed Enti locali. Il territorio, in sintesi, non godrà più di risorse adeguate a sostenere neanche i servizi primari, come ad esempio la manutenzione della rete viaria locale. Ecco perché – ha concluso  Cicchino – la battaglia è di tutti, di ogni singolo cittadino, non solo residente in questa Provincia, ma di tutta la Regione”.

Le conclusioni sono spettate al presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto: “Invito i giornalisti e la stampa ad aderire al Comitato, perché la campagna di difesa del territorio passa attraverso un’informazione capillare su quanto sta accadendo. Stiamo andando incontro ad una perdita definitiva del valore politico, economico e civile della nostra Provincia, un pezzo di storia verrà in un attimo cancellato. Questo nonostante gli sforzi fin qui compiuti da parte della nostra Amministrazione provinciale che ha contratto al minimo la spesa corrente, senza aumentare le aliquote per non gravare sui cittadini. Invito tutti – ha concluso Mazzuto – a partecipare alla manifestazione di lunedì prossimo e ad aderire al Comitato per le future iniziative”.

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