lunedì 30 luglio 2012

L'indifferenza uccide più della paura. Il Molise ha già dimenticato Gheorghe Radu !

Il 29 luglio è stato il quarto anniversario di un episodio orribile. Un uomo di 35 anni venne abbandonato agonizzante in una campagna di Campomarino e lasciato morire dalla paura di un foglio di via.  I clandestini che raccoglievano i pomodori insieme a lui e scapparono,  non chiamando i soccorsi non hanno attenuanti.







Non c'è nulla che valga più della vita di un uomo. Ed il rischio di essere rimpatriati perchè non in regola con le norme odiose della Bossi-Fini sull'immigrazione, vengono dopo il rispetto che si deve verso un lavoratore che invoca aiuto, e si accascia al suolo. Sulla vicenda di Gheorghe Radu dopo innumerevoli difficoltà si è riuscito dopo 17 mesi a rintracciare la moglie e la figlia e sostenendole nelle proprie istanze. dopo un altro anno, si è attenuato il loro disagio materiale, ma resta immutata, la richiesta di verità e giustizia, che avanzano alla Magistratura, perchè si accertino i fatti e perseguano i responsabili.

E  nel mentre si avvia lentemente il processo penale presso il Tribunale di Larino, sconcerta il silenzio che è calato su una storia simile e sgomenta l'indifferenza di un Molise irriconoscibile. Salvo rari eventi promossi dalla stessa Maria Radu insieme alla figlia Valentina in ricordo di Gheorghe, la nostra comunità è rimasta assente, distante, lontana e scostante. L'anno scorso al una cerimonia sobria in sua memoria tenutasi nella Chiesa di Nuova Cliternia, escluso il parroco ed i familiari, eravamo meno delle dita delle mani.

Girandomi intorno e scorgendo quel vuoto ho toccato con mano la violenza dell'indifferenza che provoca più danni della paura e non può nascondersi nemmeno dietro l'alibi del foglio di via. Ricordiamo un uomo che inseguiva il sogno di un futuro più bello, invece trovò una morte assurda.

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