venerdì 20 luglio 2012

Cristiano Di Pietro fa le pulci alla gestione Iorio

"False promesse, mancate risposte e tanti sprechi, altro che spending review".






Avevano promesso mari e monti , Iorio e i suoi sodali, lo hanno sbandierato in ogni momento pubblico e non solo. Sobrietà, austerity e ridimensionamento della  spesa pubblica. Ci avevano detto che sarebbero partiti dai costi della politica e della macchina istituzionale della Regione Molise; lo avrebbero fatto perché il particolare momento di crisi che stiamo vivendo impone una razionalizzazione…solo parole al vento.

Noi del gruppo consiliare dell’Italia dei Valori alla Regione  Molise, impegnati nell’opposizione, abbiamo promosso numerose iniziative per contrastare decisioni ritenute ingiuste e per vederci chiaro dove si ravvisavano dubbi e perplessità.

Abbiamo ripetutamente interpellato, con due interrogazioni e due lettere di sollecito, il Presidente della Giunta e gli assessori competenti sulla questione della Aeroporti Molise spa per sapere se non fosse il caso di chiudere la società ormai in liquidazione da due anni e i cui costi gravano sui cittadini.

Una struttura dichiarata inutile e superflua anche dal Ministro Passera che rispondendo ad un’interrogazione dell’ on. Antonio Di Pietro ha svelato l’arcano:  un aeroporto in Molise non si farà mai.

A differenza di Passera, Iorio e i suoi assessori non hanno ancora trovato il tempo per rispondere alle nostre interrogazioni . Tra queste anche quella relativa al Korai, società partecipata della regione Molise che si occupa genericamente di turismo,  nella quale abbiamo chiesto se la sua esistenza non rappresentasse  un peso economico eccessivo per il nostro territorio. Al momento, infatti, sono già ben otto le strutture regionali si interessano a vario titolo del turismo molisano, non si sa bene poi con quali risultati.

A nostro avviso, in un’ottica di razionalizzazione, un ente del genere doveva essere dismesso già da molto tempo. E invece no, non solo la Korai esiste ancora ma, addirittura, Iorio e i suoi hanno deciso di acquisirne il totale controllo.

Durante la discussione della Finanziaria 2012, l’Italia dei Valori ha dato battaglia in Consiglio Regionale affinchè fosse rivisto l’assetto dei consorzi, centri di costo eccessivi. Ma anche su questo argomento l’impegno, preso dal Presidente Iorio a mezzo stampa per creare un’unica struttura è stato puntualmente disatteso.

Con estrema fatica, poi,  abbiamo ottenutoil taglio dei vitalizi agli ex consiglieri, anche se solo del 25%, mentre noi dell’Italia dei Valori volevamo abolirli del tutto; ma già c’è  qualcuno che vorrebbe ripristinarli, alla faccia dei cassintegrati e di quanti, e sono tanti, vanno avanti con meno di 1000 euro al mese.

Che dire poi delle società partecipate?

Con un emendamento alla Finanziaria 2012, il Gruppo consiliare IDV aveva chiesto la soppressione di 16 strutture, tra società partecipate a vario titolo ed enti dipendenti. Carrozzoni inutili dai costi esorbitanti utili soltanto a far girare la macchina del clientelismo. Neanche a dirlo, tutto è rimasto invariato. Anzi, con delibera n. 453 del 9 luglio 2012 , si è deciso di costituire un gruppo di lavoro, formato da 5 dirigenti, che si occupi di monitorare e coordinare le varie società partecipate.

Ma, a proposito di dirigenti… chi controlla l’assegnazione dei bonus di produzione? Nessuno, supponiamo, dal momento che nell’elenco dei premiati figura anche una persona arrestata per presunti reati di truffa e peculato ai danni della Regione Molise. Non è, questo, uno sperpero di denaro pubblico ?

Sulla questione  “Bambin Gesù” di Larino,  abbiamo interrogato l’assessore Di Sandro, senza successo, rispetto alle  spese sostenute per un centro pediatrico di primo livello che, non appena partito, è già in via di smantellamento.

Questo governo regionale non solo non risponde ai quesiti che poniamo,  ma fa calare il silenzio anche sulle tante proposte che l’Italia dei Valori ha presentato in tutti questi mesi, una fra tutte quella relativa  al regolamento attuativo per il referendum popolare, per consentire ai cittadini di esprimersi su vari temi, non ultimo quello della annessione del Molise ad altre regioni, che giace ancora in qualche cassetto.

Infine poi, e chiudiamo, il Consiglio di Stato, con la sentenza del 6 luglio scorso ha ritenuto illegittimo l’affidamento diretto del Fondo Unico Anticrisi alla Finmolise per il quale, e questo lo ha detto il tribunale amministrativo, era necessaria una gara pubblica. Per tutta risposta la Giunta regionale con una determina liquida   6 milioni di euro alla sua partecipata per le linee di intervento “Cinque per uno” e “Mi fido di te”.

Insomma, Iorio sta portando avanti una gestione della cosa pubblica in maniera del tutto inadeguata e inopportuna.  Se tagli e revisioni della spesa pubblica ci devono essere, la regola deve valere per tutti. Non è più tollerabile questa politica fatta di vane promesse.  A tal proposito bisogna però riconoscere a Iorio la volontà di mantenere almeno una di queste promesse, quella dei  5.000 posti di lavoro garantiti in campagna elettorale. Si, perché dopo aver trovato occupazione a Di Rocco come Presidente dello Zuccherificio, a Picciano in Molise Acque e a Pallante nell’Arpa, dovrà provvedere soltanto agli altri 4.997 in lista d’attesa.

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