sabato 21 luglio 2012

Castellina, assoluzione anche in Corte d’Appello dall’accusa di furto di acqua

Colella: "Eravamo convinti della legittimità del nostro operato. Maxi risarcimento per i danni subiti dal blocco produttivo".







“Sono sempre stato convinto della legittimità della nostra azione e di conseguenza dell’assoluzione anche in Corte d’Appello dall’accusa di furto di acqua, sentenza che conferma quella di I grado, e finalmente torniamo in possesso della sorgente principale posta sotto sequestro per oltre un anno che ha causato innumerevoli danni all’azienda in termini produttivi; ma è l’intera vicenda, portata avanti in modo strumentale dall’amministrazione comunale di Castelpizzuto, che ha determinato pesanti risvolti negativi all’immagine della Castellina”.

E’ il commento del presidente della società  di imbottigliamento dell’acqua di Castelpizzuto, Camillo Colella, all’indomani della sentenza dei giudici di Campobasso. “Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Camillo Colella – di non sottrarre alcunché al Comune e che i cittadini di Castelpizzuto hanno acqua in abbondanza e oltre le proprie necessità, differentemente da quanto riportato in data odierna da Il Quotidiano del Molise che afferma che il paese potrebbe restare a secco.

Considerato il fermo e i danni che Castellina ha subito in questi anni dal blocco produttivo, il nostro pool di avvocati sta valutando l’ipotesi di presentare la richiesta di risarcimento danni al Comune. L’azione scellerata degli amministratori comunali non può passare impunita, hanno giocato sulle sorti di un’azienda rinomata del tessuto imprenditoriale molisano con regolare Concessione della

Regione Molise e sulla pelle dei suoi lavoratori per di più intentando una causa penale, persa in partenza, con soldi pubblici. A questo punto - conclude Camillo Colella – dovranno risponderne personalmente”.

Anche il consigliere comunale di Castelpizzuto, Antonio Succi, anch’egli assolto in Appello, interviene sulla vicenda: “La causa intentata dall’amministrazione comunale era priva di fondamento ed ha avuto come solo risultato quello di danneggiare un’azienda del territorio ove lavorano persone di Castelpizzuto oltre che creare dissapori e spaccature a livello sociale in paese”.

Entrambi ringraziano i noti avvocati Ugo De Vivo e lo studio Berardi del Foro di Isernia per aver magistralmente condotto il procedimento penale.

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