Doveva svolgersi questa mattina, presso il tribunale di Isernia, l'incidente probatorio sul caso di Giuseppe Iacovone, l'agente morto mentre inseguiva un suv sulla statale 85.
Due testimoni avrebbero dovuto riconoscere in un confronto all'americana l'autista del suv, un medico dell'area pentra, che però questa mattina non si è presentato in aula, perchè ricoverato in ospedale.
Per questo motivo l'incidente probatorio è stato rinviato al 17 settembre prossimo. In tribunale c'era anche la sorella della vittima, Sonia Iacovone che parlando con i giornalisti ha dichiarato:" Ringrazio la procura della repubblica di Isernia ed in particolar modo il procuratore Albano, per tutto quello che hanno fatto per appurare la verità. Noi come famiglia, chiediamo che sia fatta giustizia, dopo quattro mesi, questa persona ha continuato a nascondersi e continua ancora a farlo da vigliacco.
Per questo motivo l'incidente probatorio è stato rinviato al 17 settembre prossimo. In tribunale c'era anche la sorella della vittima, Sonia Iacovone che parlando con i giornalisti ha dichiarato:" Ringrazio la procura della repubblica di Isernia ed in particolar modo il procuratore Albano, per tutto quello che hanno fatto per appurare la verità. Noi come famiglia, chiediamo che sia fatta giustizia, dopo quattro mesi, questa persona ha continuato a nascondersi e continua ancora a farlo da vigliacco.
Lascio alla cittadinanza di Isernia, giudicare il comportamento di questa persona che dopo quattro mesi ha continuato a fare la sua vita normalmente, andando al lavoro ed esponendosi pubblicamente visto che è una persona in vista, un professionista. Ha distrutto la nostra famiglia, ha distrutto i miei genitori e noi sorelle".
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